CIVITANOVA MARCHE (A. T., 24-25-26)
MARCHE Cittadina della provincia di Macerata, situata su di un colle, a 155 m. s. m. e a km. 2,5 dall'Adriatico. Nel 1921 aveva 6622 ab., dei quali 2169 nel centro capoluogo. Industria antichissima è quella delle sedie di paglia colorata, largamente esportate. Il territorio (kmq. 37,01) è fertilissimo: produce ottimi grani e uve, frutti, foraggi, gelsi; la bachicoltura è in fiore. La stazione ferroviaria è a Porto Civitanova (km. 5), a cui Civitanova è unita da una ferrovia elettrica.
Monumenti. - Qualche importanza offre l'esterno della chiesa di S. Francesco, gotico, la cui torre si vuole ascrivere a Marino Cedrini. La chiesa La Celeste (sec. XVI), crollata nel novembre 1930, si assegnava, con qualche fondamento, a Pellegrino Tibaldi. Al quale si dànno altresì taluni notevoli affreschi nel Palazzo Cesarini.
Storia. - Sorge presso le rovine di Cluana o del Vicus Cluentum. Ma i documenti più antichi ad essa relativi risalgono al sec. X. Ebbe importanza nel Medioevo. Verso la metà del sec. XVI divenne feudo dei Cesarini, che Sisto V elevò alla dignità ducale.
Bibl.: G. Colucci, Antichità Picene, VI-VII, Fermo 1789-1790; A. Frisciotti, Compendio di memorie del comune di C., Loreto 1831; A. Silvestri Gentiloni, Elenco degli edifici mon., Prov. di Macerata, XLI, Roma 1923; L. Serra, Elenco delle opere d'arte mobili delle Marche, in Rass. Marchigiana, III (1925).