MONDSEE, Civiltà di
Cultura che prende il nome dalla regione alpina del M. e che si delinea, agli inizî del II millennio, nell'Austria superiore, nella zona di Salisburgo e nella contigua Baviera occidentale. Tale orizzonte si manifesta chiaramente connesso con la più vasta sfera europea centro-orientale di Laibach-Vučedol (v. vučedol, civiltà di), nel cui ambito appare verificarsi l'intrusione di elementi combattivi occidentali (gruppi del vaso campaniforme, v.) ed orientali (gruppi della decorazione a cordicella, v.) tra le genti locali balcanico-danubiane, mentre è possibile che altri apporti provengano dall'area egeo-anatolica e da quella nordica.
Gli abitati della gente di M., nella maggioranza costruiti su palafitte (laghi del Mondsee e dell'Attersee), hanno fornito testimonianze di un'economia in cui, accanto all'allevamento ed all'agricoltura (resti di cereali, zappette in corno di cervo, falcetti silicei ricurvi), rivestono grande importanza anche caccia e pesca. Il rame era utilizzato per la produzione di armi (accette piatte, pugnali romboidali a chiodetti), ornamenti (spirali, spille), ami e lesine: il rinvenimento di forme di fusione prova l'esistenza di una metallurgia locale. Gli insediamenti di M. hanno restituito numerosi oggetti in pietra levigata, tra cui teste di mazza sferoidali ed asce da combattimento, strumenti offensivi attestanti, unitamente a quelli in metallo, una situazione di particolare fermento. Gli utensili silicei sono costituiti da cuspidi, coltelli, raschiatoi e ricchissima si presenta l'industria dell'osso e del corno, comprendente asce forate, ami, arpioni, punteruoli, zappe. La ceramica presenta varie fogge, come anfore biansate a corpo globoso, orci ovalari o tronco-conici e vasi biconici, ma la forma più tipica è rappresentata da un boccale fornito di ansa ad anello nastriforme dipartentesi dall'orlo. La decorazione, che costituisce un elemento particolarmente distintivo di questo complesso ceramico, è ottenuta mediante la tecnica del tratteggio profondamente inciso (Furchenstich), molto spesso unita a quella dell'incrostazione con pasta bianca; la sintassi decorativa si basa su rombi, bande angolari, motivi curvilinei o spiraliformi, richiamanti questi il sostrato danubiano (v. danubiana, civiltà), e soprattutto predomina l'uso di cerchi concentrici raggiati. Esempî di plastica fittile, di esecuzione alquanto sommaria, sono offerti da modellini di animali domestici (probabilmente bue, maiale, pecora). Piuttosto diffuso appare essere stato l'uso di ornamenti personali costituiti da denti forati di animali, perle calcaree e pendagli in pietra o in osso; caratteristici sono i bottoni litici con perforazione a V.
Bibl.: L. Franz, Die Funde aus den prähistorischen Pfalbauten in Mondsee, in Materialen zur Urgeschichte Österreichs, III, Vienna 1927; V. G. Childe, The Danube in Prehistory, Oxford 1929, p. 126 s.; K. Willvonseder, Oberösterreich in der Vorzeit, Vienna 1933, p. 20 s.; P. Laviosa Zambotti, Le più antiche culture agricole europee, Milano 1943, p. 402 s.; R. Pittioni, Urgeschichte des Österreichischen Raumes, Vienna 1954, p. 210 s.