CIVILTÀ CATTOLICA
CATTOLICA Rivista di cultura, organo del gesuiti italiani. Fu fondata a Napoli da Carlo M. Curci nell'aprile 1850, ma presto si trasferì a Roma. Dopo la presa di Roma sospese per un trimestre le pubblicazioni, che ricominciò in Firenze, quivi continuandole sino alla fine del 1887. Tornando nella capitale, prese stanza in via di Ripetta, nel palazzo Campanari, dove risiede al presente. La compilazione della Civiltà Cattolica è affidata a un collegio di scrittori che serbano quasi sempre l'anonimo. Questo collegio fu costituito da Pio IX con breve del 12 febbraio 1866, riconfermato nel 1890 da Leone XIII. Ad esso appartennero i padri C. Curci, L. Taparelli D'Azeglio, G. B. Pianciani, M. Liberatore, A. Bresciani, G. Brunengo, A. C. De Cara, Berardinelli, G. Zocchi, A. De Santi, e molti altri valenti scienziati e apologisti. Caratteristica propria della rivista è la sua scrupolosa fedeltà alle direttive della S. Sede, mantenuta tra lotte e polemiche quasi incessanti. Con ciò la Civiltà Cattolica ha meritato la costante fiducia dei pontefici e un'alta autorità presso i cattolici di tutto il mondo. Possiede una ricca biblioteca e un archivio, dove si conservano autografi del Pellico, del Foscolo, del Balbo, ecc.
Bibl.: Oltre agl'indici della rivista, si veda: Annuaire des Deux Mondes, Parigi 1855, pp. 234-37; R. Ballerini, Per l'anno cinquantesimo, in Civiltà cattolica, s. 17ª, VI, p. 7; C. Curci, Memorie della Civiltà cattolica, ibid., Roma 1854; G. Del Chiaro, Indice generale 1850-1903, ibid., Roma 1904 (vi è un cenno storico e i nomi degli scrittori); Indice analitico delle annate 1904-1910, ibid., Roma 1911; 1911-1925, ibid. 1926. È in corso di stampa quello delle annate 1926-30.