CITTADINI
Di questa famiglia di pittori di origine milanese operosi nei secc. XVII-XVIII, soprattutto in Emilia, l'artista più conosciuto è Pier Francesco, noto anche come il Franceschino o il Milanese. Egli condivise quest'appellativo con il fratello Carlo e lo lasciò in eredità a figli e nipoti suscitando talvolta confusione. Lunga serie di equivoci è stata originata anche dal fatto che due sono i pittori della famiglia di nome Carlo: il fratello e il figlio, questo più propriamente Carlo Antonio, diPier Francesco.
Carlo, fratello di Pier Francesco, e documentato a Sassuolo, attivo con lui dal 1650 al 1652 agli affreschi nel palazzo ducale. Il Malvasia ci riferisce che era molto lento nel dipingere e ne enumera anche alcune opere: nella propria villa (già Sampieri, poi Malvasia), sulla via di Barbiano; in S. Tomaso del Mercato; in S. Cristina di Pietralata; alla Madonna di Miramonte, dove collaborò con D. Mengazzini; al Buon Gesù. Anche l'Oretti indica in case private di Bologna molti suoi soggetti di frutta, fiori, strumenti musicali. Si sa ancora che soggiornò a Roma, che il 20 luglio 1650 sposò Domenica Dondi, e che morì nel 1661, data desunta dal battesimo del figlio Carlo (il terzo di questo nome), nato postumo il 13 ott. 1661 (Arfelli, in Malvasia, p. 60, n. 5). A parte il Füssli (1779) e lo Zani (1820), che ancora distinguono i due, già nel Settecento (Oretti) il catalogo di Carlo è sommato a quello di Carlo Antonio, e di lui quindi non si parla più.
Carlo Antonio, figlio di Pier Francesco e di Giulia Ballarini, nacque a Milano l'11 luglio 1669, e morì il 25 novembre 1744 (Arfelli, in Malvasia, p. 61, n. 10). Sposò Elisabetta Gulinelli dalla quale ebbe undici figli. Collaborò certamente col padre e con gli altri pittori della famiglia; ma la mancanza di un riferimento a opere sicure, essendo disperse quelle citate dagli storici antichi, rende difficile distinguere le varie mani.
Altri figli di Pier Francesco e Giulia Ballarini Furono Giovanni Battista (Milano, 3 marzo 1657 [1658, secondo Zani]-19 giugno 1693) e Angelo Michele (nato a Bologna il 13 marzo 1659; si sposò il 2 luglio del 1680): il Crespi definisce il primo "pittore universale" e il secondo "pittore di frutta, e fiori"; certo collaborarono con il padre, ma non ci sono pervenute opere di sicura autografia; l'Oretti cita due opere di Angelo Michele, ma le giudica alquanto scadenti. Impossibile ricostruire un profilo critico anche dei due figli pittori degli undici di Carlo Antonio ed Elisabetta Gulinelli: Gaetano (Bologna 1713-16 dic. 1770; ma vedi Grandi, 1980, che pone l'anno di nascita non oltre l'inizio del secolo) e Giovanni Girolamo (nato a Bologna nel 1714). In pieno secolo XVIII essi continuarono adipingere con successo nature morte e paesaggi, un genere in cui, oltre mezzo secolo prima, si era distinto il nonno Pier Francesco. C. Volpe, attenendosi a quanto il Crespi scrisse di Gaetano (che "ha dipinto paesi, e lodevolmente sì in grande, che in piccolo, facendovi inoltre le macchiette sì ben toccate, e con tinte sì lucide, che sembra, che vi batta il Sole"), gli ha attribuito un Paesaggio con Erminia e i pastori (cfr. Ilfregio dei Carracci e i dipinti di palazzo Magnani..., Bologna 1972, pp. 76 s.), siglato "G. C." e datato 1729 (0 1739), conservato a Bologna, presso il Credito romagnolo. R. Grandi (1980) ha identificato due pitture su rame citate dall'Oretti (Bologna, Bibl. com. dell'Archiginnasio, ms. B 129: Notizie..., c. 473) oggi nella Gall. Estense di Modena: Il ritrovamento di Mosè e Rebecca al pozzo, con figure di G. Sabbatini, insieme ad altri paesaggi in coll. private.
Fonti e Bibl.: C. C. Malvasia, Vite di pittori bolognesi..., a cura di A. Arfelli, Bologna 1961, ad Indicem (con fonti e bibl.); Id., Le pitt. di Bologna [1686], a cura di A. Emiliani, Bologna 1969, ad Indicem (per Carlo e Carlo Antonio); Bologna, Bibl. com. dell'Archiginnasio, ms. p 109: M. Oretti, Descriz. delle pitture che ornano le case de' cittadini... di Bologna, pp. 10, 15, 42, 50, 57, 79 (per Carlo); Ibid., ms. B 127: Id., Notizie dei professori del disegno, pp. 303, 307 (per Carlo e Carlo Antonio), 305 (per Angelo Michele); Ibid., ms. B 702, n. 82: A. M. B. Carrati, Genealogie bolognesi (secolo XVIII-XIX], sub vocibus; L. Crespi, Le vite dei pittori..., Roma 1769, p. 128; J. R. Füssli, Allgemeines Künstlerlexikon, Zürich 1779, p. 161 (per Carlo Antonio); P. Zani, Encicl. metodica... delle Belle Arti, I, 6, Parma 1820, pp. 220 s.; R. Roli, Pittura bologn. 1650-1800, Bologna 1977, ad Indicem; R. Grandi, in Architettura,scenografia,pittura di paesaggio (catal., Bologna 1980, pp. 332 s. (per Gaetano); U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VII, p. 16.