Citta di Dio, La
, La (De civitate Dei) Opera, in 22 libri, di Agostino di Ippona, composta fra il 413 e il 426, in cui la storia dell’umanità è ripercorsa alla luce della polarità fra «città terrena», segnata dal peccato, e «città di Dio», luogo della grazia. La città terrena si configura come male, in opposizione al bene celeste, dopo la caduta degli angeli ribelli, e l’agire terreno dell’uomo è sempre sospeso fra «amor di sé» e «amor di Dio». Sei epoche, sul modello dei sei giorni della creazione, scandiscono la storia: da Adamo fino al ritorno di Cristo e alla fine dei tempi. Agostino traccia una storia che è progressiva realizzazione di un disegno della provvidenza, in cui la concezione lineare del tempo scandito dalla creazione, dall’incarnazione e dalla fine dei tempi, si contrappone all’idea pagana della ripetizione ciclica degli eventi, esemplata nella concezione stoica dell’eterno ritorno.