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Città del Capo

di Claudio Cerreti - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
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Città del Capo

Claudio Cerreti

Una problematica convivenza tra etnie

Nata come scalo marittimo lungo la rotta tra Europa e Oriente, Città del Capo fu per secoli solo un punto di passaggio. I suoi primi abitanti olandesi si governavano da sé, democraticamente, in perfetta autonomia. Diventata una delle 'porte' d'accesso al ricco Sudafrica, la città è cresciuta, si è fatta moderna, ha conosciuto i problemi della convivenza tra etnie: problemi che oggi vuole contribuire a risolvere, proponendosi come esempio di mediazione dei conflitti

La città dei liberi contadini

Città del Capo (in inglese Cape Town o Capetown, in afrikaans, la lingua parlata dai Boeri, Kaapstad) sorge sulla costa dell'Oceano Atlantico, 50 km a nord del Capo di Buona Speranza. La sua è una posizione magnifica, su un'ampia baia, la Baia della Tavola, chiusa da un arco di monti: il Tafelberg ("Monte della Tavola") e poi il Testa di Leone, il Picco del Diavolo, il Dodici Apostoli sono i principali. Quando Bartolomeo Diaz scoprì il Capo di Buona Speranza e Vasco da Gama lo doppiò nel 1498 (scoperte geografiche), la Baia della Tavola divenne subito un punto di sosta per le navi che andavano alle Indie. Il primo insediamento europeo stabile fu fondato dall'olandese Jan van Riebeeck nel 1652, portandovi dei contadini olandesi, per coltivare la terra e rifornire di alimenti freschi i marinai di quelle navi.

La Baia era abitata dai pacifici Boscimani. Gli Olandesi li dispersero rapidamente; non entrarono in conflitto con gli indigeni né con nessun altro, e vissero a lungo senza dipendere da uno Stato, riconoscendo solo l'autorità formale della Compagnia olandese delle Indie Orientali. Il loro territorio era fertile, coltivavano campi e allevavano bestiame e il loro nome era Boeri ("contadini"). Come manodopera si servivano di schiavi acquistati in Angola o di lavoratori forzati provenienti dalla Malesia, da Giava, dal Madagascar. La città era fatta di case in stile olandese, con strade strette piene di magazzini, botteghe e taverne. Al centro sorgeva il castello, fabbricato con pietra locale, ma anche con mattoni importati dall'Olanda.

Nuovi abitanti, nuove funzioni

All'epoca delle guerre napoleoniche gli Inglesi stabilirono a Città del Capo una base provvisoria, che divenne però permanente nel 1814. I rapporti tra Inglesi e Boeri erano tesi. Quando la Gran Bretagna abolì la schiavitù (1833), dalla regione del Capo circa 10.000 Boeri migrarono verso l'interno (Grand treck "Grande migrazione"), svuotando la città. Un'altra crisi sembrò arrivare nel 1869, quando fu aperto il Canale di Suez, una rotta molto più breve verso l'Oriente, che quasi annullava l'importanza di Città del Capo come scalo. Ma la scoperta, nelle regioni dell'Orange e del Transvaal, di straordinari giacimenti di oro e di diamanti diede invece nuovo slancio alla città.

La nascita dell'Unione Sudafricana nel 1910 assegnò a Città del Capo la funzione di capitale legislativa, sede del Parlamento. Furono costruiti nuovi quartieri, periferici, destinati alla popolazione nera, che per legge non poteva abitare insieme con i bianchi.

Città del Capo si estese lungo la baia e si spinse verso l'interno fino a 25 km dal mare. Dagli anni Cinquanta del Novecento sono stati costruiti grattacieli, centri direzionali e autostrade urbane. Città del Capo seguitava infatti a crescere, con il moltiplicarsi delle attività finanziarie, con lo sviluppo del turismo e soprattutto con la concentrazione dei commerci e delle industrie: il suo porto offre il più vasto bacino di carenaggio ‒ una specie di enorme officina in cui si riparano le navi ‒ di tutta l'Africa. La città ha oggi 855.000 abitanti ‒ oltre 2.400.000 nell'intera area metropolitana ‒ ed è la seconda città della Repubblica Sudafricana. Nonostante le profonde trasformazioni, il centro storico conserva molti segni del passato coloniale: il castello, al centro della Grand Parade, la Greenmarket Square, centro originario della città, la Groote Kerk (1699), la più antica e grande chiesa del Sudafrica, l'antico mercato degli schiavi, oggi palazzo della Corte suprema.

Vedi anche
Repubblica Sudafricana Stato dell’Africa australe, che occupa l’estrema parte meridionale del continente, confinando a NO con la Namibia, a N con il Botswana e lo Zimbabwe, a NE con il Mozambico e lo Swaziland, e inglobando, nella parte orientale del proprio territorio, il Lesotho. 1. Caratteristiche fisiche Il territorio ... Jan van Riebeeck Riebeeck ‹rìibeek›, Jan van. - Colonizzatore (Culemborg, Gheldria, 1618 - Batavia 1670). Assistente chirurgo della Compagnia delle Indie orientali, mercante in Cina e in Giappone, medico di bordo e cacciatore di balene in Groenlandia. Nel 1652 sbarcò al Capo, all'estremità merid. dell'Africa, alla testa ... Pretoria (ingl. Pretoria) Città del Sudafrica (2.450.000 ab. nel 2009, considerando l’intera agglomerazione urbana), nella provincia di Gauteng, capitale amministrativa e sede del governo dello Stato. È situata a 1343 m s.l.m. sull’altopiano solcato dal fiume Apies, in regione a clima mite e salubre. Fondata ... Oceano Atlantico Si estende fra l’Europa e l’Africa a oriente e l’America Settentrionale e Meridionale a occidente. Il nome è attestato la prima volta in Erodoto, ma solo con Plinio prende il significato di oceano occidentale (o Esperio). Esso diventò poi di uso comune all’epoca delle grandi scoperte e finì per imporsi ...
Categorie
  • AFRICA in Geografia
Tag
  • COMPAGNIA OLANDESE DELLE INDIE ORIENTALI
  • CAPO DI BUONA SPERANZA
  • REPUBBLICA SUDAFRICANA
  • BACINO DI CARENAGGIO
  • GUERRE NAPOLEONICHE
Altri risultati per Città del Capo
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  • Città del Capo
    Dizionario di Storia (2010)
    Citta del Capo Città del Capo Capitale legislativa della Repubblica del Sudafrica e capoluogo della Western Cape Province. Situata a N della penisola terminante nel capo di Buona Speranza, fu fondata nel 1652 dal mercante olandese Jan Van Riebeeck come scalo sulla via delle Indie orientali. Occupata ...
  • CITTÀ DEL CAPO
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)
    (X, p. 493) Città (776.600 abitanti nel 1985) della Repubblica Sudafricana, capoluogo della Provincia del Capo e sede del Parlamento nazionale. La città si estende su un'area di 200 km2, mentre l'agglomerazione urbana comprende una popolazione di 1.912.000 unità (1985). Dopo la seconda guerra mondiale ...
  • CITTÀ DEL CAPO
    Enciclopedia Italiana (1931)
    CAPO Capitale della Colonia del Capo e capitale legislativa dell'Unione SudAfricana, posta a 33°56′ S., 18°29′ E., all'estremo N. della penisola del Capo, a circa 50 km. in linea retta a N. del Capo di Buona Speranza, dal quale l'una e l'altra trassero il nome. La città si adagia al piede della pittoresca ...
Vocabolario
capo
capo s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non però in Toscana) anche per il capo...
stato²
stato2 stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in...
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