ALEGRÌA, Ciro
Scrittore, nato il 4 novembre 1909 a Sartimbamba, nella provincia di Huamachuco (Perù). Studiò nella vicina Trujillo, ivi aderì al movimento dell'APRA (v. in questa App.) di cui divenne attivo propagandista, e fu per questo incarcerato nel 1931 e 1933, ed esule dal dicembre 1934 nel Chile.
Cominciò la sua vera attività di scrittore con romanzi di ambiente indigeno (La serpiente de oro, Santiago del Chile 1935; Los perros hambrientos, ivi 1938; El mundo es ancho y ajeno, ivi 1941; trad. ingl., New York 1941), ritratto con calore e passione e con abbondanza descrittiva non scevra da preoccupazioni politico-sociali, i quali gli valsero premî letterarî e vasta notorietà anche negli Stati Uniti, dove risiedette durante la seconda Guerra mondiale.