circulo
. Il termine geometrico è adoperato da D. nella definizione della nobiltà (nobile viene da ‛ non vile '), per mostrare come generalmente questo vocabulo... dice in tutte cose perfezione di loro natura (Cv IV XVI 8); D. traduce a questò proposito un passo della Fisica aristotelica (VII 3, 246 a 13 ss. ed. C. Prantl, Lipsia 1879, 149) dove l'esempio del c. mostra come la perfezione delle cose consiste nella piena attuazione della potenza o virtù della propria natura: Ciascuna cosa è massimamente perfetta quando tocca e aggiugne la sua virtude propria... onde allora lo circulo si può dicere perfetto quando veramente è circulo (Cv IV XVI 7). D. aggiunge inoltre, seguendo anche il commento tornistico: cioè quando aggiugne la sua propria virtude; e allora è in tutta sua natura, e allora si può dire nobile circulo... per [ò] lo circulo che ha figura d'uovo non è nobile (XVI 7 e 8).