CIPO (Genucius Cipus)
Pretore, che, uscendo dall'antica porta Raudusculana (o, secondo altri, rientrando vincitore), si sentì spuntare le corna sulla testa: un aruspice gli spiegò che egli sarebbe divenuto re di Roma. C. allora, per salvare la libertà dei suoi concittadini, andò in volontario esilio (o pregò di essere esiliato o ucciso). I Romani gli donarono un podere e misero la sua immagine in bronzo sulla porta: così la leggenda spiegò la presenza sulla porta Raudusculana di un'antica immagine apotropaica.
Bibl.: G. Wissowa, in Roscher, Lexikon der gr. und röm. Mythologie, I, p. 908; E. Aust, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III, 1897, col. 2565.