Nella Firenze del 14° sec., i salariati delle diverse Arti, in particolare quelli dipendenti dall’Arte della lana.
Tumulto dei Ciompi Il 20 luglio 1378 i Ciompi, sottoposti a forte pressione economica e sociale, e privi di diritti politici, si ribellarono e presero il controllo della città, rivendicando l’istituzione di una loro Arte, cui fosse riservato un quarto delle cariche del Comune. Insediato nel Palazzo dei priori un loro sindaco, elaborarono una riforma per creare tre nuove arti del popolo minuto (o popolo di Dio), con diritto a un terzo delle magistrature: due comprendevano i piccoli artigiani e una i Ciompi veri e propri. Ma il 31 agosto la reazione delle altre Arti coalizzate, costrinse molti dei Ciompi a lasciare Firenze, gli altri restarono isolati e l’insurrezione fu soppressa nel sangue. Le successive vicende della storia della città videro la scomparsa dei Ciompi come forza politica.