cino-canadese
agg. Di origine cinese, che vive o è naturalizzato in Canada.
• A dieci anni dalla vittoria del Lipizer, il 6 novembre tornerà a Gorizia la violinista cino-canadese Yi-Jia Susanne Hou, che assieme alla sorella pianista Elaine proporrà tra le altre cose il brano «Poesia», dedicato a Elena Lipizer da Roman Vlad. (Francesca Santoro, Messaggero Veneto, 9 ottobre 2009, p. 4, Gorizia) • L’ultimo periodo è stato un mezzo disastro tra conti in picchiata e un paio di indagini della Sec: oltre a quell’inchiesta che ha portato a scoprire alcuni manager troppo propensi alle mazzette per sviluppare il marchio in Cina. E secondo gli esperti la colpa è tutta sua, di Andrea Jung, la bella manager cino-canadese. Proprio per placare gli investitori la Avon ha annunciato che la lady è in uscita: (Angelo Aquaro, Repubblica, 3 aprile 2012, p. 25, Economia) • In programma l’esibizione di numerosi artisti, italiani e stranieri, fra cui Frate Alessandro, la «voce divina» di Assisi, con l’Ensemble Assisi Suono Sacro e il flautista Andrea Ceccomori; la soprano cino-canadese Lu Ye; dall’Italia la soprano Felicia Bongiovanni; dall’Albania la soprano Ramona Tullumani e la mezzosoprano Jana Mrazova; dalla Spagna il giovane baritono Juan Parades Jimenez e la giovane mezzosoprano Maria Teresa Andrade. (Corriere della sera, 20 dicembre 2013, p. 15).
- Composto dal confisso cino- aggiunto al s. m. e f. e agg. canadese.
- Già attestato nell’Unità del 13 novembre 1969, p. 12, Fatti nel Mondo.