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CINIGLIA

di Giovanni Treccani - Enciclopedia Italiana (1931)
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CINIGLIA (fr. ingl. chenille; sp. chenilla; ted. Raupengarn, Chenille)

Giovanni Treccani

È un filo di trama con pelo, di forma simile a un bruco, e da ciò il nome. Esso è ricavato da uno speciale tessuto, che tolto da telaio viene tagliato nel senso della lunghezza in striscie; sono appunto tali striscie che prendono il nome di trama ciniglia (fig.1). La trama ciniglia può essere di colore unito, oppure a più colori, cioè disposta in modo da formare un determinato disegno. La trama ciniglia viene inserita di solito in tela su un ordito di filato comune, e il tessuto che ne risulta ha l'aspetto di velluto e viene appunto chiamato velluto ciniglia.

Preparazione del tessuto speciale dal quale si ricava la trama ciniglia di colore unito. - Si prepara un ordimento (di solito di cotone 80/2 o 100/2 tit. ingl.) su due licci che lavorano in tela; tale ordimento si passa nel pettine a gruppi di 4 fili per dente (alle volte di 6) lasciando poi 2 o più denti vuoti tra un gruppo e l'altro, secondo la lunghezza del pelo che si vuole ottenere. Con un pettine di circa 20 denti al centimetro, passando 4 fili in un dente e lasciando 4 denti vuoti, si ottiene una trama ciniglia di circa 3 millimetri di grossezza. Si tesse poi la trama destinata a formare il pelo, che può essere di seta, di lana o di cotone, secondo l'uso al quale la trama ciniglia è destinata. Il numero di battute varia secondo la qualità e il titolo del materiale impiegato. Variando il numero dei denti lasciati vuoti, si varia la lunghezza del pelo e quindi la grossezza della trama ciniglia, che normalmente è di 2, 3, 4, 5 millimetri (fig. 2).

Preparazione del tessuto speciale dal quale si ricava la irama ciniglia a più colori corrispondenti a un determinato disegno. - L'ordimento è identico al precedente. Si prepara una mess'in carta che rappresenti al naturale, sia come dimensioni sia come coloritura, esattamente il disegno che si vuole in definitiva ottenere nel velluto ciniglia. Si prepara poi un nastro di carta, largo un paio di centimetri e lungo quanto tutta la trama necessaria a produrre un rapporto del disegno; cioè tale nastro sarà lungo tante volte l'altezza del velluto ciniglia quante sono le trame che compongono il disegno e che risultano dalla mess' in carta. Segni speciali devono indicare sul nastro di carta la lunghezza precisa di ogni trama tra una cimossa e l'altra; quindi la distanza tra due segni deve corrispondere all'altezza del telaio a velluto ciniglia.

Si preparano quindi tante navette, quanti sono i colori della mess'in carta (e quindi della striscia di carta sopra descritta). Il tessitore tesse i varî colori riproducendo esattamente la striscia di carta, che egli tiene costantemente a lato dell'ordito per non sbagliare. Il segno che indica il limite di ogni trama ciniglia, si fa tessendo due trame di colore differente dalle altre. Questo tessuto speciale, che viene naturalmente tessuto a mano, pur essendo rigato lungitudinalmente per effetto dei denti vuoti, sarà caratterizzato da righe trasversali colorate.

Tolto dal telaio, questo tessuto viene tagliato a mano in strisce che comprendono circa 10 gruppi (cioè 10 fili di trama ciniglia), e le strisce vengono, a loro volta, tagliate a macchina separando ogni gruppo. Le striscette così ottenute si avvolgono su di un aspo per essere leggermente torte (circa 350 giri al minuto) con che la trama ciniglia è ultimata.

Vi sono anche delle macchine combinate in modo che tagliano contemporaneamente tutte le strisce contenute nell'altezza del tessuto speciale, le vaporizzano e ne bruciano le barbe, trasportando poi le strisce su un aspo da matasse (fig. 3).

Ogni striscia, ripetiamo, rappresenta il disegno, cioè un rapporto, e quindi si avranno tanti rapporti quante sono le strisce. Le strisce, dopo la torsione, vengono messe accuratamente su bobine della grandezza voluta, e numerate progressivamente, se una sola non contiene tutto il disegno (rapporto). In commercio si trovano queste bobine già pronte, corrispondenti a determinati disegni, che servono per i velluti ciniglia in uso specialmente per accappatoi da bagno. La trama ciniglia si adopera anche per formare le bordure a disegni colorati negli asciugamani a spugna e per altri usi.

Una trama ciniglia di aspetto caratteristico è quella che si forma aggiungendo al gruppo di fili che lavorano in tela, un filo di garza (v. armatura) per tenere maggiormente legato il pelo; tale ciniglia è di solito usata nella tessitura dei tappeti di Axminster (v.).

La trama ciniglia si può anche ottenere con una macchina speciale, che funziona nel modo seguente: 4 fili posti su un rocchetto vengono attorcigliati due a due e tra di essi passa una bobinetta che contiene il filo destinato a formare il pelo; un coltello taglia questo pelo tra i due fili centrali e si ottengono così due trame di ciniglia alla volta per ogni rocchetto. Con questo sistema si può ottenere soltanto la trama ciniglia di un solo colore.

Bibl.: O. Giudici, Tessuti di lana e di cotone, Milano 1929; E. Gräbner, Die Weberei, Lipsia 1928; E. Leclerc, L'A. B. C. du tisseur, 2ª ed., Parigi 1924; F. Donat, Methodik der Bindungslehre, Dekomposition und Kalkulation für Schaftweberei, Vienna e Lipsia 1908.

Vedi anche
trama botanica La massa fondamentale di certi funghi, detta comunemente carne; in senso stretto, t. delle lamelle è quella che forma la massa centrale delle lamelle e che in seguito alla varia disposizione delle ife fornisce caratteri distintivi utilizzabili per la classificazione. tecnica Nell’industria tessile, ... ricamo Ornamento operato ad ago più generalmente sul tessuto, qualche volta sul cuoio, sulla paglia e simili, con filo di lana, di lino, di seta ecc. Cenni storici Dell’antichità del r. si hanno prove dai testi letterari, ma scarse sono le opere conservate (frammenti egizi al Museo di Antichità di Torino; ... velluto tecnica Tipo di tessuto di aspetto caratteristico per gli anelli o sfioccature in rilievo su un tessuto di fondo. Tecnicamente si distinguono due generi: il v. di ordito e il v. di trama. Il primo, con il pelo formato dall’ordito, è il classico v., anticamente di pura seta e ora anche di cotone, di lana, ... lana Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri animali. Per l. si intendono per estensione anche fibre tessili di origine vegetale o minerale. Caratteristiche e produzione La l. viene tolta dagli animali vivi per mezzo ...
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Altri risultati per CINIGLIA
  • ciniglia
    Enciclopedia on line
    Filato fornito di pelo grazie all’effetto particolare che viene creato fissando le trame ai fili d’ordito. Si ottiene costruendo un tessuto nel quale i fili di ordito sono riuniti in gruppi di 4 o 6 e ogni gruppo è opportunamente distanziato lasciando liberi i fili di trama negli intervalli. È utilizzata ...
Vocabolario
cinìglia
ciniglia cinìglia s. f. [dal fr. chenille, propr. «bruco», che a sua volta è il lat. canīcŭla «cagnetta», applicato metaforicamente]. – Filo fornito di pelo che gli dà un aspetto simile a quello di un bruco; si usa come trama per tessuti...
cinigliato
cinigliato agg. [der. di ciniglia]. – Di tessuto fabbricato con filato ciniglia.
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