CINGOLO
(X, p. 370).- La necessità, sempre più sentita, di conferire a determinate categorie di autoveicoli buone doti di movimento su terreno cedevole, ha favorito lo sviluppo ed il perfezionamento del sistema cingolato.
Il comportamento del cingolo (v. anche carro, IX, p. 167 e trattore, XXXIV, p. 230), dal punto di vista funzionale, è diverso a seconda che si tratti di cingolo snodato solo nel senso dell'avvolgimento sulla ruota motrice e di rinvio, oppure nei due sensi.
Attualmente il primo tipo (fig.1) è usato quasi esclusivamente nelle trattrici agricole ed industriali che devono muoversi prevalentemente su terreno cedevole; infatti questo cingolo si comporta nel tratto poggiato sul terreno come una trave rigida, che realizza una buona ripartizione della pressione sul terreno, mantenendola entro valori generalmente inferiori a un kg./cmq., e consente affondamenti relativamente modesti.
Questo tipo di cingolo, che risulta alquanto pesante, non si presta per la marcia veloce su terreno consistente e su strada. Il cingolo snodato nei due sensi (fig. 3) differisce dal tipo precedente perché ha completa libertà di snodo e risulta più leggero. La lunghezza delle maglie (passo) è relativamente breve, e in certi casi, per diminuire ulteriormente la distanza fra i perni di snodo, le due maglie vengono ad assumere, per necessità costruttive, forme diverse, com'è indicato nella fig. 4. Generalmente i rulli portanti sono rivestiti di anelli di gomma semi-pneumatici e sono guidati, nel loro movimento di rotolamento sul cingolo, da speciali sporgenze (alette di guida), fissate alla superficie interna delle maglie. Quando i rulli portanti risultano abbinati, le alette di guida sono fissate nella parte centrale delle maglie; invece, nel caso di rulli portanti isolati, le alette di guida sono disposte ad ambedue le estremità laterali delle maglie.
Dato che il tratto a terra di questo tipo di cingolo non si comporta come una trave rigida, risulta che nel movimento su terreno cedevole contribuiscono alla ripartizione del peso essenzialmente le maglie situate sotto i rulli portanti. La pressione specifica può essere quindi parecchie volte maggiore di quella che compete al cingolo del tipo snodato solo nel senso dell'avvolgimento ed assumere valori da 2 a 10 kg./cmq. Per diminuire la pressione specifica bisogna perciò aumentare il numero dei rulli portanti, riducendone conseguentemente il diametro.
Ma questa soluzione, mentre fa diminuire sensibilmente l'affondamento del cingolo su terreno cedevole, non si presta alla marcia veloce su strada. Infatti, per gli anelli semi-pneumatici di molti rulli di piccolo diametro si presenta più facilmente che per pochi rulli di grande diametro il pericolo di rammollimento della gomma per eccessivo riscaldamento dovuto all'attrito volvente. Per ovviare a questo inconveniente si è adottata la soluzione di usare molti rulli portanti di grande diametro (fig. 2), abbinati in modo da permettere che una coppia di rulli poco intervallati assialmente venga a inserirsi fra i rulli molto distanziati della coppia attigua.
Per diminuire l'attrito nei perni, che incide sensibilmente sulla resistenza al rotolamento del cingolo, specie alle velocità elevate, si sono anche realizzati perni montati su cuscinetti ad aghi. Allo scopo poi di rendere il cingolo più silenzioso e di diminuire le sollecitazioni dinamiche sono stati costruiti cingoli aventi le maglie di gomma e cingoli di gomma, rinforzati internamente da funi metalliche annegate nella gomma stessa.
Il cingolo completamente snodato rappresenta il sistema di locomozione più sicuro e più rispondente per marcia relativamente veloce su qualsiasi tipo di terreno, nonostante l'indiscussa sua inferiorità rispetto alla ruota nella marcia veloce da effettuarsi su di un terreno consistente (strada).