CINCINNATI (A. T., 130-131)
Città degli Stati Uniti, capoluogo della contea di Hamilton, nello stato di Ohio, a 39° 6′ 30′′ N. e 84°30′ O., la seconda città, per popolazione, dello stato e la sedicesima delle grandi città degli Stati Uniti (censimento 1920); è situata a 151 m. s. m.
Il primitivo nucleo della città, detta dapprima Losantiville, rimonta al 1788; nel 1789 ivi veniva costruito il forte Washington, e nel 1790 la cittadina era proclamata capoluogo della Hamilton County e il suo nome primitivo veniva cambiato in quello di Cincinnati dal generale Saint Clair: alla fine del sec. XVIII il centro non contava tuttavia che 800 abitanti. Nel 1802 fu riconosciuta come città. Come per le altre città dell'Ohio, la causa del rapidissimo sviluppo nel corso del sec. XIX va ricercata nell'apertura del Miami Canal, nella costruzione delle prime ferrovie e nell'inizio della navigazione sull'Ohio.
L'andamento annuo delle condizioni climatiche può essere ricavato dalla tabella che segue:
Nel 1810 la città aveva 2540 ab., saliti nel 1850 a 115.431; nel 1860 a 161.044; nel 1870 a 216.239; nel 1880 a 255.139; nel 1890 a 296.908; nel 1900 a 325.902; nel 1910 a 363.591; nel 1920 a 401.247; un calcolo del 1928 dava 413.700 ab. Gli aumenti più forti si verificano dunque soprattutto nella prima metà del sec. XIX: il più alto valore percentuale è quello del decennio 1840-1850 (aumento del 149,1%).
Quanto alle razze, il 92,5% (censimento 1920) era dato dai Bianchi, il 7,5% dai Negri; fra i primi erano numerosi i Tedeschi (93.460), seguiti dagl'Irlandesi (20.566), poi da Inglesi, Russi e Italiani (5691).
L'area del centro misurava nel 1927 kmq. 185: situata sulla sponda destra dell'Ohio, il massimo affluente di sinistra del Mississippi, la città si è andata sviluppando nella zona collinare retrostante, che raggiunge nei punti di massima altezza i 320 m.; dalle alture si gode il panorama della città e dei suoi dintorni e qui si è sviluppata la parte più bella del centro con magnifiche ville. Le condizioni morfologiche del territorio hanno influito sulla topografia della città: infatti la rete stradale non presenta nel suo insieme quella caratteristica disposizione ad angolo retto, peculiarità saliente di molte città nord-americane.
Sulla sponda sinistra dell'Ohio (che serve da confine fra gli stati di Ohio e Kentucky) si sono pure sviluppati numerosi centri urbani, fra cui Covington (57.121 ab. nel 1920) e Newport (29.317), che in sostanza si devono considerare come sobborghi di Cincinnati (con la quale sono uniti da numerosi ponti) per quanto situati fuori dello stato di Ohio. La città è ricchissima di parchi, che coprono un'area di oltre 8 kmq.: il più notevole è l'Eden Park.
Cincinnati è un notevole centro industriale. Nel 1909 possedeva 2183 stabilimenti con 60.182 impiegati, saliti nel 1919 a 2239 e 69.680 rispettivamente. Le industrie più importanti sono quelle metallurgiche, che impiegano oltre 14.000 operai; seguono quelle relative alle calzature, al vestiario, all'arte editoriale, alla lavorazione dei tabacchi, all'insaccatura delle carni suine, ecc. Data la sua posizione geografica all'incrocio di grandi vie fluviali (fiumi e canali navigabili) che portano dall'est all'ovest e dalla regione dei grandi laghi al bacino del Mississippi, Cincinnati ha una notevolissima importanza commerciale e ferroviaria. Essa si trova sulle grandi linee, che la congiungono con i centri di Indianapolis, Chicago, Toledo, Columbus e con le metropoli della costa atlantica.
L'educazione superiore è impartita in una serie d'istituti: primeggia fra tutti la Cincinnati University, fondata nel 1874, che conta attualmente 570 professori e oltre 4800 studenti. Numerose le biblioteche, fra le quali principale la Public Library, ricca di oltre 300.000 opere.
L'Accademia di belle arti, prima istituzione del genere provvista di dotazione, conta attualmente più di 500 studenti. Tra le raccolte del museo, che fa parte dello stesso gruppo di edifici, la sala Duveneck è unica per il gran numero di opere di questo pittore, che abitò a Cincinnati ed insegnò all'Accademia per molti anni. La collezione in memoria del Blum contiene molte opere dell'artista, anch'egli cittadino di Cincinnati. Nel museo si conserva pure il famoso quadro di Solon Borglum, Cavalli selvatici in fuga. Nel 1927 Mrs. Emery donò un'importante raccolta di quadri collocata in una nuova ala del museo, con opere di primitivi francesi e fiamminghi, del Rubens, del Van Dyck e un gruppo di ritrattisti inglesi; tra i pittori olandesi ricordiamo quadri del Rembrandt, del Hals e del Terborch. Vi sono altresì un bel Mantegna, alcune pitture italiane del sec. XVI, pitture spagnuole, quadri delle moderne scuole francesi e, tra i tedeschi, dipinti del Dürer e del Cranach. Una delle sculture di Cincinnati più note è l'Abramo Lincoln del Barnard nel Lytle Park. (V. tavv. LXXXV e LXXXVI).
Bibl.: C. T. Greve, Centennial History of Cincinnati, Cincinnati 1904; C. F. Goss, Cincinnati, the Queen City, Cincinnati 1912; V. W. Menefee, Cincinnati, Ohio, the Queen City, Cincinnati 1926; P. Briol, City of rivers and hills, Cincinnati 1925; M. P. Covre, Metal industries in Cincinnati, Cincinnati 1926; Metropolitan Cincinnati, Cincinnati 1927; Art in our Country: American Federation of art, 1918.