CIMONE (A. T., 24-25-26)
Monte dell'Appennino Settentrionale, sommità più elevata di tutta la catena, dal Passo di Cadibona al Gran Sasso, alto sul mare 2163 m. Il Cmone si trova fuori della linea displuviale, a 3 km. a nord di essa, e perciò rimane compreso tutto nel versante adriatico e amministrativamente nella provincia di Modena; è posto a 8 km. a SO. di Fanano, onde è comunemente noto sui luoghi col nome di Cimone di Fanano. Sulla sua sommità, costituita, al pari dell'ossatura della catena adiacente, di arenarie eoceniche, venne eretta nel 1892 una torre-osservatorio meteorologico. Il Cimone fu tra le prime montuosità italiane fatte oggetto di determinazione altimetrica ad opera del Riccioli (1664) e del Montanari (1667). Per la vastità del suo orizzonte, onde il monte è visibile a un tempo dal piano lombardo e dalla valle dell'Arno, il Cimone servì nel 1825 per la determinazione della differenza di longitudine con il sistema dei segnali luminosi accesi sulla sua sommità tra gli osservatorî di Milano e di Firenze, cui attesero gli astronomi Carlini e P. Inghirami.
Lo stesso nome ha la punta estrema (m. 1230) dell'altipiano di Tonezza, in Val d'Astico, che si protende tra le valli del Posina e dell'Astico, a ridosso di Arsiero. Occupato dagli Austriaci durante l'offensiva del maggio 1916, fu riconquistato dalla nostra 9ª divisione il 23 luglio successivo. Il nemico però lo riprese facendo scoppiare una poderosa mina sotto la vetta, all'alba del 23 settembre dello stesso anno (v. guerra mondiale).