CIGOGNARA, Leopoldo, conte
Nato a Ferrara nel 1767, fu, come tanti altri allora, inorridito dapprima della Rivoluzione francese; e nel 1793 lesse all'Arcadia un'orazione funebre per Luigi XVI; ma non tardò a porsi tra i favorevoli agli effetti della rivoluzione in Italia; sebbene certe sue tendenze liberali lo facessero per alcun tempo tener d'occhio dalla polizia, conseguì alti uffizî, fu membro del corpo legislativo nella Cisalpina, consigliere di stato nel regno d'Italia, presidente dell'Accademia di belle arti in Venezia, ecc. Quando cadde il regno si diede a viaggiare, e restò per qualche tempo in Roma. Morì a Venezia il 5 marzo 1834. Aveva tentato la pittura non felicemente; ma tale esercizio gli giovò assai per diventare critico e storico delle arti. Le sue molte amicizie con artisti, specialmente col Canova, e con letterati valsero a crescergli e mantenergli autorità, e spiegano il favore che ottennero i suoi ragionamenti Del bello (Firenze 1808), conformi al gusto classicheggiante che allora imperava. Resta una ragione maggiore di lode al C. la Storia della scultura dal suo risorgimento in Italia fino al secolo di Canova, per servire di continuazione alle opere di Winkelmann e di D'Agincourt, pubblicata a Venezia nel 1813-1818, e subito ristampata con ampliamenti e ritocchi a Prato nel 1823-24, con un atlante di tavole, che fu pei tempi in cui uscì un buon incremento della cultura comune in quella materia. La retorica del C. non si scompagnava in lui da una preparazione tecnica ch'era talvolta più che da dilettante: di che può essere un documento anche il Catalogo dei libri d'arte e d'antichità posseduti da lui (e ora dalla Biblioteca vaticana), che fu stampato a Pisa nel 1821. Ma documento diretto ne sono altre minori scritture, alcune delle quali (come le Memorie spettanti alla storia della calcografia, Prato 1831, con tavole) possono tutte ancora essere consultate con profitto. Scarsa importanza ha l'autobiografia: Memorie del Conte L. C. tratte dai documenti originali, pubblicate da V. Malamani (voll. 2, Venezia 1888).
Bibl.: A. Peruzzi, Elogio del conte L. C., nel volumetto In morte di L. C., Ferrara 1834 (dove sono scritti di varî); F. Malvica, Elogio del C.te L. C., Palermo 1834; A. Zanetti, L. C., Venezia 1834; C. Pepoli, in Prose, Bologna 1881, p. 405 segg.; P. Antolini, Notizie su L. C. e sua famiglia, Ferrara 1879 (con bibliografia); E. Masi, in Fanfulla della domenica, Roma, 24 aprile 1887; F. C. Carreri, Alcune notizie inedite intorno a L. C., in La Scintilla, venezia 1897; G. Nicodemi, Il "rapporto" del C. sulle belle arti in Italia, in Archivio storico lombardo, XLIX (1921), pp. 211-233.