CIESZYN (A. T., 53-54-55)
In tedesco Teschen: poiché si trova sull'Olsza, che qui segna il confine tra Polonia e Cecoslovacchia, è rimasta divisa tra questi due stati. La parte appartenente alla Polonia, è capoluogo di circondario e conta 15.300 ab. (1921); la stazione ferroviaria e i sobborghi che si trovano sulla riva sinistra dell'Olsza costituiscono la città cecoslovacca di Ceský Těšsín con 8000 ab., importante perché vi passa la ferrovia Bohumín-Kosice, che mette in comunicazione la parte ceco-moravo-slesiana con la Slovacchia.
Storia. - Cieszyn è l'originaria capitale dell'antico principato, che formava l'eredità di Ladislao II, figlio del re polacco Bolesław Krzywousty della dinastia dei Piasti. Giމ nell'anno 1210 fu fondato qui il convento dei benedettini. Nel 1240, per paura delle incursioni tartare, furono innalzate le mura della fortezza. Dopo la morte di Federico Guglielmo, ultimo principe della dinastia dei Piasti, nell'anno 1625, il principato di Cieszyn, appartenente al regno boemo, è passato alla monarchia austro-ungarica. Dopo la guerra mondiale, nell'anno 1920, è stata assegnata per decisione della conferenza degli Ambasciatori alla Polonia una parte della Slesia cieszynese e precisamente 1002 kmq. con 139.650 ab. (di cui 93.000 Polacchi, 42.300 Tedeschi, 2000 Cèchi) con Cieszyn e Bielsko e i loro circondarî, come pure piccole parti dei circondarî di Fryštát e Jablunkov.
La Cecoslovacchia ricevette 1280 kmq. con 295.200 ab. (per la massima parte polacchi), nonché Bohumín, Fryštát, Frýdek, Jablunkov, il bacino carbonifero di Karvínná e le ferriere di Třinec.