CIANE (Κυανῆ, Cyăne)
Ninfa, il cui nome fu da taluni erroneamente ritenuto d'origine orientale, mentre, più probabilmente, esso è dovuto al colore della doppia cerulea sorgente con cui Ciane fu collegata e che sgorga nella paludosa regione ad ovest del Porto grande di Siracusa. Una tradizione antica la introdusse nel mito del ratto di Persefone narrando che presso la sorgente si era aperta la via all'Averno il carro di Hades, mentre un'altra leggenda diceva come essa fosse stata trasformata in fonte per essersi opposta al ratto della figlia di Demetra (Ovid., Metam., V, 409 segg.). Comunque Ciane, insieme con Persefone, ebbe culto a Siracusa e fu onorata con feste annuali e processioni che si dicevano istituite da Eracle al tempo della sua venuta in Sicilia. Una più tarda elaboraziorie letteraria fece di C. la figlia di Cianippo che per vendetta di Dioniso uccise sé stessa e il padre che, invaso da insano amoPe, l'aveva violentata (Plutarco, Parall., 19). Ciane fu detta ancora la figlia di Liparo, il mitico re degli Ausonî, e sposa di Eolo, ma in questo caso il nome ebbe origine dal ricordo delle omeriche Kyaneai del Bosforo, localizzate poi nello stretto di Messina.
Bibl.: A. Holm, Storia della Sicilia, trad. it., I, Torino 1896, p. 185; Cavallari-Holm, Topografia archeologica di Siracusa, Palermo 1883; E. Freeman, Geschichte Siciliens, ed. ted. di B. Lupus, I, Lipsia 1895, p. 315 segg.; E. Ciaceri, Culti e miti nella storia dell'antica Sicilia, Catania 1911, pp. 109 segg., 201, 247, 303.