CHU'Ü YÜAN
Uomo di stato e poeta cinese, nato verso il 350 a. C., nello stato di Ch'u, da famiglia reale. Consigliere del re Huai (328-299 a. C.), cadde in disgrazia per gl'intrighi dei cortigiani. Bandito nel 297, si ritirò a S. del Yang-tze sulla riva del fiume Mi-lo, e morì verso il 285. È uno dei più grandi poeti cinesi; creò un genere nuovo (fu) di lunghi poemi. È il primo poeta lirico, e canta i suoi dolori, i suoi rimpianti, la sua disperazione. Famoso è il poema Li sao (che si può tradurre liberamente: il dolore nell'esilio). Il suo suicidio nel fiume è forse una leggenda.
Bibl.: Ssu-ma Ch'ien, Memorie storiche, cap. 84 con una biogr. di C. Y.; H. d'Hervey-Saint-Denis, Le Li sao, Parigi 1870 (vers. ital. di questa trad. francese, Milano 1880); J. Legge, in Asiat. Journ., Londra 1870; H. Maspero, La Chine antique, Parigi 1927, pp. 598-60, analisi critica delle biogr. e dell'opera di C. Y.