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LONGUEIL, Christophe de

di Giuseppe Toffanin - Enciclopedia Italiana (1934)
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LONGUEIL, Christophe de (detto latinamente Longolius e in italiano Longolio)

Giuseppe Toffanin

Umanista. Nacque da famiglia insigne, sebbene figlio naturale, a Malines, nel Belgio, nel 1488. Studiò a Parigi e a Poitiers, dove la sua vocazione umanistica si rivelò. Del sentimento nazionale che qui caratterizzava l'acerbo umanesimo francese, L. si fece interprete, recitando fra il 1508 e il 1509 una sua Oratio de laudibus divi Ludovici atque Francorum (Parigi 1510) nella quale, fra l'altro, la Roma di Carlo Magno è opposta a quella d'Augusto. Sono di questo tempo i suoi studî sul testo della Storia naturale di Plinio. Ma quando, dopo un primo viaggio in Italia nel 1511, si stabilì a Roma sotto il pontificato di Leone X, subì il fascino del particolare umanesimo di essa alquanto diverso da quello che egli aveva appreso ed esaltato a Poitiers. Sua cura precipua divenne il possedere una forma ciceroniana perfetta: da quel suo vegliare notti intere a rabberciare un periodo o una frase, Erasmo tolse qualche spunto per rappresentare nel Ciceronianus il malato di ciceronismo, Nosopono. Nel 1518, auspici il Sadoleto e il Bembo, fu proposto di conferirgli la cittadinanza romana; e, in questa occasione, egli avrebbe dovuto fare ammenda del giovanile antiromanesimo con cinque orazioni in lode di Roma. Ma tanto zelo non valse a evitargli una piccola sommossa di umanisti romani; onde lasciò Roma, riprese a viaggiare e finì nel 1522 a Padova dopo aver vestito l'abito francescano.

Bibl.: D. Gnoli, Un giudizio di lesa romanità sotto Leone X in Nuova Antol., XXXI-XXXII (1890 e 1891): Th. Simar, C. De Longueil humaniste, Lovanio 1911.

Vedi anche
Erasmo da Rotterdam Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni nel convento agostiniano di Emmaus (o Steyn), nei Paesi Bassi, e in 5 anni vi acquistò una precoce erudizione ... Marco Tullio Ciceróne Ciceróne, Marco Tullio (lat. M. Tullius Cicĕro). - Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. Cicerone, Marco Tullio - Formia 7 dic. 43 a. Cicerone, Marco Tullio). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico ... Aleandro, Girolamo Umanista, prelato e diplomatico (Motta di Livenza 1480 - Roma 1542). Studiò a Padova; dotto in greco e lingue orientali, fece parte del circolo di Aldo Manuzio a Venezia, ove conobbe Erasmo; insegnò latino e greco nell'università di Parigi (1508-13). Divenuto poi segretario di Erardo de la Marck, vescovo ... Valla, Lorenzo Umanista (Roma 1407 - ivi 1457). Di famiglia piacentina, studiò a Roma, dove il padre era avvocato concistoriale. Nel 1429 lasciò Roma per Pavia: qui insegnò eloquenza sino al 1431; due anni dopo, lo scandalo destato tra i giuristi dello Studio dalla sua Epistola de insigniis et armis lo costrinse ad ...
Altri risultati per LONGUEIL, Christophe de
  • Longueil, Christophe de
    Enciclopedia on line
    Umanista francese (Malines 1490 - Padova 1522). Compiuti gli studî a Parigi e Poitiers, venne in Italia (1511) e si stabilì a Roma ove fu rapidamente conquistato dall'umanesimo fiorente alla corte di Leone X. Appassionato ciceroniano, fu proposto da P. Bembo e I. Sadoleto per la cittadinanza romana ...
Vocabolario
de
de 〈dé〉 prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune,...
de auditu
de auditu locuz. lat. – Espressione corrispondente all’ital. «per sentito dire»: riferire de auditu. Anche, «per avere udito direttamente», nell’espessione giuridica testimone de visu et de auditu (v. de visu).
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