SCHEINER, Christoph
Astronomo, nato a Wald (villaggio presso Mindelheim nella Svevia) il 25 luglio 1573, morto a Neisse (Slesia) il 18 giugno 1650. Entrato nel 1595 nella Compagnia di Gesù, fu uno dei primi osservatori delle macchie solari. La priorità di questa scoperta spetta però indubbiamente al Galilei.
Egli è autore di un grosso volume, prolisso e di scarso contenuto, dal titolo: Rosa Ursina sive Sol, ex admirando facularum et macularum suarum phaenomeno varius (Bracciano 1626-30), nel quale pubblicò le sue osservazioni sulle macchie e facole solari e mosse attacchi violenti e ingiusti contro il Galilei. Sch. insegnò matematiche in Roma e prese a sostenere contro il Galilei l'immobilità della Terra, in un libro: Prodromus de Sole mobili et stabili terra contra Galileum de Galilei (Neisse 1651) opera postuma. Egli, come i suoi correligionarî gesuiti M. Inchofer e G. Riccioli, fu un accanito e convinto anticopernicano. Nel libro Pantographice seu ars delineandi res quaslibet (Roma 1631) descrisse la costruzione e gli usi del pantografo.
Bibl.: J.-E. Montucla, Histoire des Mathématiques, II, Parigi, anno vii, pp. 301, 312-13; J. B. Delambre, Histoire de l'Astronomie moderne, I, ivi 1821, pp. 681-690; A. von Braunmühl, Chr. Sch. als mathematiker, Physiker und Astronom, Bamberg 1891; A. Favaro, Chr. Sch., oppositore di Galileo, in Atti R. Istit. veneto di sc., lettere ed arti, LXVIII, ii (1918-19), pp. 1-107.