TIEDGE, Christof August
Scrittore e poeta tedesco, nato il 14 dicembre 1752 a Gardelegen (Magdeburgo), morto l'8 marzo 1841 a Dresda. Addottoratosi in legge nel 1770, fu, di volta in volta, istitutore presso famiglie signorili, collaboratore di giornali, fino a quando, nel 1801, entrò, come consigliere e compagno di viaggio, a servizio della contessa Elisa von der Recke. Nominato erede dalla munifica dama, visse, anche dopo la morte di questa (1833), a Dresda, riunendo intorno a sé la migliore società letteraria.
Il T. fu scrittore popolarissimo ai suoi tempi e, per un certo periodo, poeta alla moda. Egli fu il più notevole rappresentante di un genere di poesia didattico-moraleggiante che, derivando dallo Schiller solo le forme esteriori, ma essendo priva del colore poetico e umano che quelle nobilita, riduce la poesia a una precettistica noiosa. Il suo poema Urania (1801, numerose ristampe; i primi due canti trad. nel 1853 in italiano da C. Bonaris), specie di filosofia kantiana in versi, ad uso di dame, ebbe, per varî anni, popolarità straordinaria: lo stesso Goethe ce ne fa testimonianza. Il T. fu autore di copiose raccolte di poesie tra le quali ebbero gran voga, anche perché musicate, alcune canzonette. Oggi il T. è appena ricordato nelle storie letterarie. A Dresda il suo nome è legato all'omonima fondazione (Tiedgestiftung) che, dal 1842, soccorre e incoraggia artisti e poeti.
Ediz.: Werke, voll. 8, a cura di A.G. Eberhard, 1823-29 e 1841.
Bibl.: K. Falkenstein, C. A. T.s Leben u. poetischer Nachlass, voll. 2, Lipsia 1841; R. Kern, Beiträge zu einer Charateristik T.s, Berlino 1895.