Molbech, Christian Knud Frederik
, Poeta e critico danese (Copenaghen 1823 - ivi 1888), fu il primo poeta di Danimarca che abbia conosciuto a fondo l'italiano (visitò diverse volte l'Italia). Il suo gusto poetico, il suo forte impegno religioso, la sua simpatia per l'Italia (seguì con interesse le vicende del Risorgimento) e la sua grande ammirazione per la figura di D., cui dedicò anche una tragedia (Dante, del 1852, ma rappresentata per la prima volta nel 1888), lo spinsero a tradurre in danese la Commedia. La traduzione, pubblicata in tre riprese (Inferno 1851; Purgatorio 1855; Paradiso 1863), è tuttora considerata il suo capolavoro. Essa è preceduta da un saggio, di chiara ispirazione romantica, sulla vita e sulle opere di Dante.
Lo sforzo di rispettare al massimo la struttura del testo poetico da tradurre (e che nella traduzione della Commedia giunse fino al tentativo, peraltro non sempre riuscito, di non oltrepassare il numero dei versi che i singoli canti hanno in italiano) nocque spesso alla fedeltà, talvolta anche alla chiarezza, quasi mai però all'espressione poetica: questo è il maggior pregio dell'opera, insieme con quello di essere l'unica traduzione danese completa della Commedia.
Bibl. - V. Vedel, Dante, 1892; J. Brutenstein, Dante og C.K.F.M., in " Danske Studier " III (1961); E. Frederisken, D. og Danmark, in " Books Abroad ", numero speciale dedicato a D., Oklaoma 1963 (poi in " Analecta Romana ", Copenhagen 1965); ID., D., ibid. 1965; H. Sørensen, D. in Danimarca, in D. nel mondo, Firenze 1965, 145-149.