CONTESSA, Christian Jakob e Carl Wilhelm (propriamente Salice-Contessa)
Fratelli d'origine italiana nati rispettivamente nel 1767 e 1777 a Hirschberg (Slesia) e morti nello stesso anno 1825. Il primo si provò nella lirica sulle orme di Ossian e di Klopstock, nel romanzo sulle orme di Richardson e di Goethe, e nel dramma cavalleresco. Dopo aver tentato il romanzo esotico (Saint-Amand) e il dramma storico (Alfred, 1808), si diede alla novellistica moderna di tipo convenzionale. Un suo ultimo romanzo (Der Freiherr und sein Neffe, 1824) mostra il perdurare in lui dell'interesse politico, che in gioventù gli aveva fatto soffrire anche il carcere. Le sue liriche furono raccolte da W. L. Schmidt dopo la sua morte (Gedichte aus dem Nachlass, Lipsia 1826).
Carl Wilhelm lasciò nella letteratura tracce maggiori. A Weimar, dove si era stabilito, fattasi la mano con la traduzione di commedie francesi, compose alcuni atti unici, uno dei quali, Das Rätsel, fu accolto da Goethe per il suo teatro e godette di un successo duraturo. Trasferitosi a Berlino (1805) scrisse anche libretti d'opera. Entrato in amicizia con E. Th. Hoffmann (che lo eternò nel Sylvester dei Serapionsbrüder), Fouqué, Chamisso, ecc.. partecipò al rinnovato movimento romantico. A questo contribuì con novelle fantastiche e fiabe, che non mancano di una loro modesta originalità specie nelle parti umoristiche. Una particolar menzione meritano, fra l'altro, la novella Das Bild der Mutter e le fiabe del Riesengebirge sul motivo di Rübezahl. Nel 1816 si ritirò a Sellendorf presso l'amico Houwald, e là visse fino alla morte. Houwald raccolse poi le sue opere in 9 volumi (Schriften, Lipsia 1826 segg.).
Bibl.: H. Meyer, Die Brüder Contessa, Berlino 1906.