Diplomatico danese e prussiano (Copenaghen 1769 - Berlino 1835), figlio di Andreas Peter, cui succedette nel 1797 come segretario di stato e nel 1800 come ministro degli Esteri. La sua politica esitante non alleviò alla Danimarca le difficoltà del periodo delle guerre napoleoniche. Nel 1800 si alleò con la Russia, provocando quindi, l'anno seguente, la guerra con l'Inghilterra. Una seconda volta, dopo il trattato di Tilsit, richiesto di aderire alla politica inglese, esitò e ne fu conseguenza il bombardamento inglese di Copenaghen e la distruzione dell'intera flotta danese. La successiva, inevitabile, alleanza con Napoleone, produsse la perdita della Norvegia. Nel 1810 si dimetteva da ministro, andando ambasciatore a Vienna dove poi rappresentava la Danimarca al congresso del 1814-15 senza però ottenere alcun vantaggio. Nel 1818 passava al servizio del governo prussiano, come ministro degli Esteri nel gabinetto Hardenberg, fino al 1832: seguì allora le direttive della Santa Alleanza.