Wolf, Christa
Wolf, Christa. – Scrittrice tedesca (Landsberg an der Warthe 1929 - Berlino 2011). Ha studiato e operato nella Repubblica democratica tedesca, cui ha aderito con spirito critico, anche se, dopo la riunificazione della Germania, ciò non è valso a stornare dalla sua figura riserve e sospetti d'ambiguità. Dopo le poesie raccolte in Wir, unsere Zeit (1959) e Moskauer Novelle (1961), ha ottenuto grande successo con il romanzo Der geteilte Himmel (1963; trad. it. 1983), poi con Nachdenken über Christa T. (1969; trad. it. 1973), con il racconto Kein Ort. Nirgends (1979; trad. it. 1984), sulla vita e il suicidio di H. von Kleist, e con il romanzo Kassandra (1983; trad. it. 1984), prima di una serie di opere legate tematicamente al mito classico. Dopo la caduta del muro di Berlino, ha raccolto una serie di testi polemici nel volume Im Dialog (1990) e nel discusso Was bleibt (1990; trad. it. 1991), pubblicato in piena campagna elettorale, in cui parla, con espliciti riferimenti autobiografici, di una scrittrice famosa sorvegliata dalla Stasi. Il romanzo Leibhaftig (2002; trad. it. In carne e ossa, 2002) è il viaggio, metaforico e allucinato, che si dirama nella stanza d’ospedale in cui la protagonista è costretta, tra un’operazione e un’altra, tra stati di coscienza e di incoscienza; Ein Tag im Jahr 1960-2000 (2003; trad. it. 2003) racconta la vita dell’autrice, della sua famiglia e del suo paese, colta in una giornata, sempre la stessa, il 27 settembre, anno dopo anno per quarant’anni. Segue la raccolta di racconti Mit anderem Blick (2005; trad. it. 2008), che spazia dalla sperimentazione letteraria alla forma diaristica, fino alla toccante scomposizione della propria vita coniugale. L’ultimo lavoro pubblicato in vita è il romanzo autobiografico Stadt der Engel oder The overcoat of Dr. Freud (2010; trad. it. La città degli angeli, 2011) in cui descrive il proprio soggiorno a Los Angeles tra il 1992 e il 1993, soggiorno che coincise con un periodo di profonda crisi nella vita della scrittrice, vittima di una violenta campagna di stampa. Il libro è una lucida riflessione su memoria e rimozione, nonché un tentativo di ricostruire le tappe dell'adesione a un'idea di giustizia sociale che metteva al centro l'essere umano. Nel 2012 è uscita in Germania la raccolta di inediti Rede, dass ich dich e l'ultimo racconto August (trad. it. 2012).