Chow Yun-Fat
Attore cinematografico, nato il 18 maggio 1955 sull'isola di Lamma (Hong Kong). Versatile ed eclettico, C. Y.-F. ha saputo adattare agevolmente il suo stile di recitazione, che si richiama alla grande tradizione del noir francese esemplificata dall'interpretazione di Alain Delon in Le samouraï (1967; Frank Costello faccia d'angelo) di Jean-Pierre Melville, adeguandolo anche al registro comico e alle varie sfumature di quello sentimentale. Paragonato sovente a Clint Eastwood a causa della sua taciturna eleganza, C. Y.-F. ha legato il proprio nome al cinema del regista John Woo, che ha contribuito a perfezionare e ad arricchire la sua immagine cinematografica. Abbandonati gli studi a diciassette anni, C. Y.-F. fece lavori occasionali prima di iniziare la carriera artistica presso la TVB, la rete televisiva di Hong Kong di proprietà degli Shaw Brothers, i cui studios negli anni Sessanta e Settanta hanno prodotto instancabilmente film di arti marziali. Il successo televisivo giunse con la soap opera Shanghai town, affermazione che tuttavia non lo aiutò a farsi notare sul grande schermo. Hu Yue de gushi (1981, noto con il titolo The story of Woo Viet) e il successivo Qing cheng zhi lian (1984, noto con il titolo Love in the fallen city) entrambi di Ann Hui, gli permisero di dimostrare il suo valore come interprete drammatico. L'anno successivo C. Y.-F. ha interpretato Nüren xin (1985, noto con il titolo Women), il primo film di Stanley Kwan, regista che l'attore aveva conosciuto sul set di Hu Yue de gushi; nel calibrare la sua interpretazione tra sensualità e doti comiche, l'attore ha rivelato un talento originale anche se successivamente ha corso il rischio di rimanere imprigionato nello stereotipo del personaggio del vendicatore solitario. Nel 1986 Woo, nonostante la diffidenza dei produttori, ha voluto affidargli il ruolo di Mark Gor in Yingxiong bense (1986, noto con il titolo A better tomorrow). Questo film ne ha sancito la consacrazione definitiva, permettendogli di diventare una star e di affermarsi come uno degli attori più richiesti del cinema di Hong Kong. L'inatteso e tardivo successo gli ha consentito di rallentare i ritmi frenetici di lavoro, passando dai quattordici titoli del 1986 agli otto del 1987, fino ai sette del 1988. Tornato a collaborare con Woo per Yingxiong bense xuji (1987, noto con il titolo A better tomorrow II), ha raggiunto con Diexue shuang xiong (1989, noto con il titolo The killer), una notorietà straordinaria. Dopo Zongheng sihai (1991, noto con il titolo Once a thief) e Qiang shen (1992, noto con il titolo Hard boiled), sempre diretti da Woo, C. Y.-F. si è trasferito negli Stati Uniti dove ha esordito con il mediocre The replacement killers (1997; Costretti ad uccidere) di Antoine Fuqua. Nei successivi The corruptor (1998; The corruptor ‒ Indagine a Chinatown) di James Foley e Anna and the King (1999) di Andy Tennant, ha saputo invece dare ulteriori prove del suo poliedrico talento. Paradossalmente ha ottenuto il primo grande successo negli Stati Uniti e la consacrazione a livello internazionale con Wo hu cang long, noto con il titolo Crouching tiger, hidden dragon (2000; La tigre e il dragone) di Ang Lee, film interamente ambientato in Cina e parlato in mandarino, nel quale interpreta un maestro di kung fu.
G.A. Nazzaro, A. Tagliacozzo, Il cinema di Hong Kong. Spade, kung fu, pistole, fantasmi, Genova 1997, pp. 191-99, pp. 281-82 e passim; G.A. Nazzaro, A. Tagliacozzo, John Woo ‒ La nuova leggenda del cinema d'azione, Roma 2000.