CHOTA NAGPUR (pron. ciota...; A. T., 93-94)
Una delle tre divisioni che, col Bihar e l'Orissa, formano la provincia del Bihar e Orissa (India Inglese), staccata nel 1912 dal Bengala e costituita a governatorato. La capitale amministrativa è Ranchi, con 33.000 ab. (1921). La superficie è di 70.095 kmq., la popolazione di 5.653.o00 ab. (1921), in grande maggioranza di religione indù, ma con una rilevante quantità di animisti, 1.300.000. Il territorio contiene numerose tribù munda e dravidiche che conservano una cultura assai primitiva e caratteristiche proprie riguardanti l'organizzazione sociale, la religione e la lingua. Tuttavia esse stanno abbandonando lentamente i proprî dialetti in favore delle lingue ariane, l'hindi nel N., l'oriya nel S. e il bengali nell'E.
Geograficamente, si chiama altipiano del Chota Nagpur un territorio più ampio, estendentesi anche nel N. delle Provincie Centrali. La qualifica di altipiano appare però appropriata solo per alcuni limitati distretti, intorno a Ranchi (m. 660) e Hazaribagh. Altrove il rilievo è assai frammentato e numerose catene o gruppi di ripide colline sono interrotte da profonde gole e talvolta da valli aperte. Il terreno, formato da gneiss e scisti cristallini, possiede importanti miniere di carbone, a Manbhum e Hazaribagh (14,5 milioni di tonnellate nel 1927), e di mica.
Il territorio è eminentemente agricolo, giacché 814 abitanti su mille vivono dell'agricoltura (riso, per metà dell'area coltivata, canna da zucchero, mais, ecc.). Esistono tuttavia vaste foreste demaniali sfruttate da società private per l'estrazione di legname da lavoro. Gran parte della vasta zona collinosa del Chota Nagpur è inesplorata botanicamente, ma per quello che si conosce è indubitato che partecipa, secondo il favore dei luoghi, alla flora arida del Deccan, come a quella delle umidissime regioni dell'Assam.
Migliaia sono i pellegrini che annualmente accorrono al tempio Jain di Parasnath Hill, e interessanti rovine sono quelle del Forte di Panchet e degli antichi templi di Manbhum.