Famiglia della nobiltà polacco-lituana, i cui maggiori esponenti si distinsero soprattutto nel sec. 19º. Jan Borejko (1777-1851) scrisse racconti, una tragedia, fece traduzioni; Aleksander Borejko (1804-1891), suo figlio, dopo un soggiorno in Persia come console russo, si dedicò a studî di lingua e letteratura persiana; a Parigi dal 1842, appartenne al circolo di Towiański; dal 1857 al 1883 prof. di letteratura slava al Collège de France, pubblicò grammatiche, racconti, studî, un vocabolario anglo-polacco; Michał Borejko (1808-1879), secondo figlio di Jan, emigrò in Francia dopo la rivoluzione del 1830 e nel 1848 fu uno dei comandanti delle legioni polacche in Italia. Autore di poesie patriottiche e di un poema su "Mickiewicz e le legioni polacche in Italia" (M. i legjon polski we Wloszech, 1862); Ignacy (1794-1861) deve la sua fama di scrittore a racconti e scritti che ritraggono la vita e le tradizioni della Lituania. Leonard (1800-1871), storico, si stabilì a Parigi nel 1826 e divenne poco dopo bibliotecario alla Sorbona; scritti principali: Les Polonais en Italie (1829); Histoire des légions polonaises (1829); Tableau de la Pologne ancienne et moderne (1829); collaborò all'opera Recueil des traités relatifs à la Pologne (1864), pubblicata sotto il nome di conte d'Angeberg.