CHIUSAFORTE (A. T., 23-24-25; ant. Clusa; friulano Scluse)
Comune della provincia di Udine, sulla destra del Fella, tra Moggio e Pontebba, con una superficie di 17,52 kmq. Il capoluogo (391 m. s. m.; 56 km. da Udine) è posto dove il Fella si è scavata una gola nella dolomia principale. L'apertura della ferrovia transalpina (1879) non ha apportato sensibili vantaggi; prevale tuttora la pastorizia. Gli abitanti erano 1238 nel 1861, 1301 nel 1881, 1262 nel 1901, 1384 nel 1921. Notevole l'emigrazione temporanea (popolazione legale 1519 ab.). Delle 6 frazioni, 4 (Chiusafone, ab. 638; Campolaro, Casasola, Villanova) sono allineate per un paio di chilometri lungo la strada pontebbana. Con le recenti aggregazioni la superficie è salita a 102.77 kmq. e la popolazione a 2859 ab.
La villa di Chiusa, costituita di poche case, coperte di legno, e di una chiesa, era la sede della muda dei vini e delle merci di transito da e per la Germania lungo la linea pontebbana (poi trasferita a Venzone). Per primo il patriarca Bertrando la fortificò nel 1312, costruendovi una fortezza a cavaliere del fiume. Col tempo i Veneziani spostarono le fortificazioni verso Pontebba vecchia senza abbandonare questo rudere, che sopravvisse fino al 1833, quando per l'allargamento della via pontebbana fu completamente abbattuto.
Bibl.: G. B. Pittiano, Descrizione della fortezza e del canale della Chiusa, Udine 1871; Sanudo, Itinerario della Terraferma veneta, Venezia 1879; Planer, Das Canal und Fella-Tchal in Kärnten unter der Herrschaft des Bistums Bamberg, in Österr. Jahrbuch, XXIII (1899), p. 34 segg.