chino
s. m. Pantalone, in genere di cotone, liscio e senza pieghe, detto alla cinese perché ricorda i pantaloni solitamente usati dai contadini cinesi o filippini.
• [tit.] Pitti uomo, l’ossessione dei dettagli / Il nuovo chino «per bene» [testo] [...] «Il massimo dell’eleganza per la prossima estate sarà il pantalone chino con camicia bianca, ma la camicia dovrà essere particolare», sottolineava l’altra sera Pierpaolo Piccioli da Valentino. (Maria Teresa Veneziani, Corriere della sera, 21 giugno 2012, p. 30, Cronache) • Freddy offre addirittura un «pantlab» agli incerti che volessero scegliere tra cinque tasche, chino, pantalone slim, pantalone con pinces: insomma tutto. (Ilaria Ciuti, Repubblica, 9 gennaio 2013, p. 37, Cronaca) • Che siano Millennials o esponenti della Generazione X poco importa: gli uomini amano vestirsi bene. Lo stile, soprattutto maschile, oggi non ha età: i trentenni sfoggiano giacche tartan e francesine impunturate, cartelle e pochette, mentre i cinquantenni cavalcano l’onda lunga dell’informalità e, dopo essersi liberati dell’abito grigio, optano per chinos e pullover di cashmere o per giacche hi-tech e zaini da indossare in scooter o in bicicletta. (Marta Casadei, Sole 24 Ore, 8 gennaio 2016, p. 16, Moda24).
- Dallo spagn. chino ‘cinese’.
- Già attestato nella Stampa del 16 luglio 1988, p. III (Antonella Amapane).