CHILOE (A. T., 159)
Provincia del Chile meridionale, cui dal 1928 è stato unito il territorio della soppressa provincia di Llanquihue. È composta di tre gruppi di isole: Chiloé, Guaitecas e Chonos, e da un vasto tratto di terraferma, estendendosi da 41° circa a 44°30' S. Ha una superficie di 31.246 kmq: La popolazione (218.000 ab. nel 1929, cioè 7 per kmq.) è composta in gran parte da Araucani. La capitale è Puerto Montt (11.260 ab.), con ottimo porto in fondo alla baia di Reloncavi. Altri centri notevoli: Ancud (4300 ab.), sulla costa a N. dell'isola Chiloé; Castro (2700 ab.), sulla costa della stessa isola, di cui è la città più antica (fondata nel 1566); Melinka, su un'isola del gruppo delle Guaitecas.
L'isola di Chiloé, separata dal continente a nord dallo stretto di Chacao e ad est dal golfo di Ancud, e da quello del Corcovado, rappresenta un prolungamento dei rilievi del Chile occidentale. La superficie è di 8350 kmq. e raggiunge la massima altezza a 820 m. La costa occidentale è uniforme e ripida, quella orientale è frastagliata e ricca di porti. Il clima è mite ma spesso nebbioso, con piogge abbondanti. Gli abitanti (chiloti) discendono dalla tribù araucana degli Hulliche
Il Chiloto, serio e laborioso, è anche religioso e superstizioso all'eccesso. La ricchezza più sfruttata è la pesca. Sono coltivate le barbabietole da zucchero, il luppolo, gli alberi da frutto dei paesi temperati. Un'altra ricchezza sta nelle fitte e vaste foreste, nelle quali domina il larice (Fitzroya patagonica).
L'isola di Chiloé, fu scoperta nel 1558. Nel 1566 Martín Ruíz de Gamboa vi fondò la città, che chiamò Castro. Dopo che tutto il Chile ebbe consolidato la sua indipendenza, l'isola di Chiloloe continuava a rimanere fedele al re di Spagna sotto il governo del generale Quintanilla. Lungamente si combatté sul piccolo fiume Pudeto, posto nella parte settentrionale dell'isola, prima che i Chileni riuscissero a impadronirsene incorporandola nel territorio della repubblica il 14 gennaio 1826.