CHILLON (A. T., 20-21)
Castello edificato sopra una roccia sulla riva del lago di Ginevra. Considerato nel suo aspetto attuale, il castello si presenta quale pittoresca sovrapposizione di corpi di fabbrica eseguiti in epoche diverse senza che l'insieme ne soffra nell'organicità. All'epoca carolingia appartengono i resti d'una cappella dedicata a San Trifone, mentre il maschio e la torre orientale (d'Allinges) risalgono probabilmente al sec. XI. Allo stesso secolo, per quanto posteriori, possono essere assegnati la terrazza orientale, l'edifizio d'abitazione verso sud, e le abitazioni separate, destinati in origine - nella parte occidentale del castello - al vescovo di Sion. Con le costruzioni eseguite nel periodo tra il 1224 e il 1268 il castello aveva assunto press'a poco l'aspetto e le dimensioni attuali. Nel 1835 fu adattato per allogarvi l'arsenale di Vaud e dal 1887 l'Association pour la restauration de Chillon provvede alla sua manutenzione e al suo restauro.
(V. tavv. XVII e XVIII).
Storia. - Nel Medioevo, probabilmente sin dalla prima metà del sec. XI, il feudo di Chillon appartenne ai vescovi di Sion; ma esso fu effettivamente occupato, poco dopo il 1150, dal conte di Savoia che da allora in poi si considerò signore di Chillon, pur riconoscendosi, nel 1233, vassallo del vescovo. E come signori di Chillon i conti di Savoia agiscono, specialmente attendendo ad accrescere e riordinare il castello, che fu una delle loro residenze preferite, sino ad Amedeo VIII. Vi abitò ancora, invece, il balivo del Chiablese. Conquistato nel 1536 dai Bernesi, Chillon fu infine presa nel 1798 dai cittadini di Vevey e di Montreux; e da allora appartiene al cantone di Vaud. Il pianterreno servì spesso di prigione di stato, come per esempio, per Francesco Bonivard (1530-36), cantato da Byron (1819) e da Victor Hugo (1839).
Bibl.: J. R. Rahn, Le château de Chillon, Losanna 1888; A. Naef, Chillon, I: La camera domini, Ginevra 1908; Dictionnaire Historique Vaudois, I, Losanna 1914, pagina 443 segg.