CHIETI (X, p. 49; App. I, p. 407; II, 1, p. 573)
Per numero di abitanti raccolti nel corpo urbano, è ora la terza città degli Abruzzi e Molise, preceduta da Campobasso e da Pescara. Alla data dell'ultimo censimento, novembre 1951, Ch. aveva una popolazione di 25.712 abitanti; in tutto il comune se ne contarono 40.534, di cui 3160 a Ch. Scalo. Ch. Scalo è la moderna geminazione ferroviaria e industriale del capoluogo, sul fondovalle già malarico della Pescara.
Poiché la città sorge invece 290 metri più in alto, a quota 330, sulla dorsale di un colle che domina il lato destro della vallata, a una quindicina di chilometri dal mare, il recente sviluppo topografico ha dovuto naturalmente adattarsi alla severa costrizione del sito, e avanzare di preferenza sulla groppa pianeggiante dei contrafforti collinari che si staccano dall'asse urbano principale verso NE e verso SE. Il terreno argilloso e franoso tollera a mala pena edifici su forte pendio e determina pertanto un insediamento di tipo rigorosamente sommitale. La città va quindi assumendo una pianta articolata.
Le funzioni amministrative di Ch. trovano felice complemento e integrazione nell'attività industriale associata allo scalo ferroviario sottostante. Qui, lo stabilimento per la produzione della cellulosa, la manifattura tabacchi, la trafileria, la fabbrica di laterizî rappresentano un solido anello della catena di centri industriali in formazione lungo la Val Pescara (Bussi-Piano d'Orta-Scafa-Chieti Scalo-Pescara).