CHIENTI (lat. Cluentus; A. T., 24-25-26)
Fiume del medio Adriatico, gemello del Potenza, il più ricco di acque delle Marche e quello di cui è più sfruttata la forza motrice. Le sorgenti si trovano nell'altipiano carsico di Colfiorito (m. 818), e nei versanti N. del Cavallo (m. 1500) e del Fema (m. 1575); la larga foce è a 2 km. a S. di Porto Civitanova. La lunghezza è di km. 96; il bacino di kmq. 1284; la portata media di mc. 15, la massima alquanto superiore ai mille (regime torrentizio); le piene, spesso fortissime, sono primaverili e autunnali (hanno luogo soprattutto nel novembre); le magre notevolissime ed estive (agosto-settembre). Gli affluenti maggiori sono quelli di destra: il Capriglia, il Fiastrone, il Fiastra, il Cremone e l'Ete Morto; minori quelli di sinistra: il Cesolone e il Trodica.
Il corso superiore è in valle stretta (gola di Serravalle) rinserrata fra pendici boschive; il medio, boschivo e di varie colture, ha corrente principale raccolta; superata la catena del Sanvicino si trova l'unico centro urbano del corso, Tolentino; il corso inferiore ha acque vaganti in letto amplissimo, fiancheggiato da incolti d'alveo alluvionale con vegetazione spontanea di selva e sottobosco, e, più in alto, da ampie piane alluvionali quaternarie, coltivate a grano, terrazzate; infine il delta (Chienti-Ete Morto) presenta la massima ampiezza di piane granifere di moderna colmata.