CHICAGO (A. T., 134-135)
Città degli Stati Uniti d'America, capoluogo della contea di Cook nello stato di Illinois, a 41° 53′6″ di lat. N., e a 87°38′1″ di long. O., situata sull'estremità meridionale del lago Michigan, allo sbocco dei fiumi Chicago e Calumet. È oggi la seconda città della Confederazione Nordamericana per numero di abitanti e il primo centro ferroviario e commerciale degli Stati Uniti Orientali.
Sino alla guerra per l'indipendenza Chicago non era che un piccolo centro d'Indiani, ma nel 1795 il governo, riconosciuta l'importanza militare della località, obbligava gl'Indiani a cedere un tratto di terra di sei miglia quadrate (circa 15,6 kmq.) allo sbocco del fiume Chicago, e nel 1803 quivi eresse il forte Dearborn che, bruciato nel 1812, veniva poi ricostruito nel 1816. Il centro incominciò a sorgere qualche anno più tardi: nel 1833 non contava che 550 abitanti su di un'area di kmq. 2,26, e nel 1837, il 4 marzo, avendo una popolazione di 4479 abitanti, veniva anńoverato fra le città. La costruzione di canali e di ferrovie favori moltissimo il suo sviluppo, che s'inizia appunto nella seconda metà del secolo XIX: nel 1848 veniva ultimato l'Illinoois and Michigan Canal e negli anni immediatamente susseguenti le prime ferrovie giungevano alla città. Nel 1850 il centro contava 29.963 abitanti, occupando il 25° posto fra le agglomerazioni urbane negli Stati Uniti di allora; nel 1860, 109.260 ab., balzando all'ottavo posto; nel 1870, 298.977; nel 1880, 503.185 prendendo il terzo posto dopo New York e Philadelphia; 1.099.850 nel 1890, nel quale anno passa al 2° posto; 1.698.575 nel 1900; 2.185.283 nel 1910; 2.701.705 nel 1920; un calcolo del 1928 dà 3.157.400 ab., con un aumento pari al 17% (1920-1928). Gli aumenti percentuali sono straordinarî: 570% nel decennio 1840-1850, 264% nel 1850-1860; 173% nel 1860-1870; 118% nel 1880-1890. In questi ultimi decennî la percentuale è stata molto più modesta, mantenendosi però sempre superiore al 20%.
Nel 1920 la composizione etnica era la seguente: Bianchi 95,8%; Negri 4,1%; Indiani, Cinesi, Giapponesi, ecc., 0,1%. Sui 2.701.705 abitanti del 1920, il 70,1% era nativo della città, il 29,9% immigrato; dell'elemento bianco (calcolo su 95,8%) il 66% era indigeno; il 29,8% straniero. I nuclei di stranieri più importanti erano dati da Tedeschi (421.000), Russi (320.000), Austriaci (316.000), Irlandesi (200.000), Italiani (124.000), Svedesi (120.000), ecc. Nel 1927 la natalità è stata del 19,6‰; la mortalita infantile, al disotto di un anno di età, del 62,7‰. La mortalità segna un confortante regresso, effetto d'una profilassi sociale sempre più accurata. Nel corso del secolo XIX la media per 1000 abitanti superava sempre 20 (con annate di mortalità eccezionale, quali il 1849, con il 73,8‰; il 1854 con il 64‰; il 1866 con il 32,5‰). Negli ultimi decennî del secolo scorso le medie si riducono sempre più portandosi al disotto di 15‰ in questi ultimi anni (11,58‰ nel periodo 1920-27). Da queste poche cifre si comprende come l'aumento straordinario della metropoli sia causato solo in minima parte dalle eccedenze delle nascite sulle morti; mentre concorrono potentemente l'immigrazione e l'ingrandimento progressivo del piano regolatore della città, con l'annessione dei centri vicini.
Le condizioni climatiche di Chicago sono le seguenti:
Si tratta dunque di un clima tipicamente continentale, con inverni freddi ed estati calde; di conseguenza forte escursione annua: in luglio si possono raggiungere massimi di 40° e in dicembre minimi di −30°. La piovosità è media, bene distribuita durante l'anno, con preferenza abbastanza accentuata per il periodo estivo. La nevosità è abbondante soprattutto nei mesi di gennaio e febbraio.
Come superficie la città occupa il terzo posto fra le città dell'Unione, venendo dopo Los Angeles e New York: nel 1928 essa occupava circa 550 kmq. Tale superficie è andata aumentando progressivamente mediante annessioni di città e villaggi vicini. Nel 1850 la superficie era di kmq. 25; nel 1900 di kmq. 491; nel 1920 di kmq. 516; in questi ultimi anni sono state incluse nella città parti di centri urbani vicini (Niles, Maine, Norwood, Stickney, Calumet, ecc.).
La città presenta il tipico piano a reticolato, con lunghissime e ampie strade tagliantisi ad angolo retto: l'uniformità è interrotta da ampie diagonali, quali la Blue Island Avenue, la Ogden Avenue, la Milwaukee Avenue. Nel suo complesso il piano della città è gigantesco, come bene si può comprendere dalle distanze che intercorrono fra una località e l'altra: ad es., dalla Madison Street South ai limiti della città corrono oltre 26 km.
Numerosissimi e magnifici i parchi, raggruppati in distretti: nella sezione settentrionale della città abbiamo il Lincoln Park System, con parchi per una superficie complessiva di 3,5 kmq. e viali per una lunghezza di oltre 32 km. Nella sezione meridionale il distretto dei South Parks, con circa 26 parchi della superficie di oltre 12 kmq. e con uno sviluppo di viali di ben 56 km.: il principale è il Jackson Park, che si affaccia sulle rive del lago Michigan; nella parte occidentale si ha il distretto dei West Chicago Parks, con una ventina di giardini e viali per oltre 50 km.
Numerosissimi i clubs, alberghi, teatri. Una statistica del municipio di Chicago dà aperti al pubblico oltre 300 teatri: fra i più grandi sono il Capitol, il Diversey, il Granada, il Marbro, l'Uptown, il Chicago (North State Street); gli ultimi tre con 5000 posti.
Anche le opere e gli edifici di assistenza e profilassi sociale sono assai numerosi.
Chicago ha una graude importanza dal punto di vista industriale: nel 1919 il numero degli stabilimenti era di 10.537 co1i 502.100 persone impiegate. Tutte le industrie sono rappresentate, ma per le speciali condizioni economicne della regione nella quale si trova la città, prevale quella della macellazione e delle carni insaccate, che occupava nel 1919 oltre 50.000 persone. Seguono quanto a importanza l'industria metallurgica e meccanica (importantissima la fabbricazione del materiale ferroviario), l'industria del vestiario, l'industria editoriale.
Insieme con New York, Chicago è il più grande nodo ferroviario dell'Unione, perché, data la sua posizione geografica, essa si trova proprio sulle grandi direttrici delle comunicazioni nord-americane. Così verso oriente comunica con i grandi centri dell'Atlantíco (soprattutto con New York, Philadelphia, Baltimora) mediante la rete delle poderose compagnie, tra le più importanti di tutta la Confederazione, vale a dire della New York Central Railroad (via Cleveland, Buffalo, Albany); del Pennsylvania System (da Chicago a New York via Pittsburg); della Baltimore and Ohio Railroad (da Chicago a New York via Akron-Pittsburg). Con i centri del bacino del Mississipi e del Golfo del Messico comunica per mezzo della Illinois Central Railroad (Chicago-Memphis-New Orleans); con i centri principali dell'O. e del NO., mediante la Chicago-Milwaukee and Saint Paul Railway, che la mette in comunicazione col Pacifico (Seattle e Tacoma); la Chicago Union Pacific and North Western Line, che unisce la metropoli con tutti i centri dei laghi Michigan (sponda ovest) e Superiore (sponda meridionale), e con il Pacifico mediante la linea Chicago-Omaha-San Francisco; la Chicago Rock Island and Pacific; la Chicago Burlington and Quincy Railroad Company, che insieme con la Great Northen R. Company mette in comunicazione Chicago con Seattle e Portland, via Minneapolis-Spokaner, ecc.
Enorme è l'importanza commerciale di Chicago; all'ingente traffico terrestre si aggiunga quello lacustre, che segna un aumento notevole in questi ultimi decennî. Le maggiori esportazioni riguardano cereali, prodotti connessi con l'allevamento, ecc.; le importazioni, legname e minerali di ferro provenienti dal Lago Superiore.
Chicago è sede di numerose linee di navigazione lacustre, fra cui la Michigan Transit Company, la Chicago Duluth and Georgian Bay Transit Company, la Goodrich Transit Company.
Oltre che nodo di comunicazioni ferroviarie, fluviali e lacustri, Chicago sta diventando un centro sempre più importante per la navigazione aerea. Si trova proprio sulla grande linea aviatoria New York-San Francisco (via Cleveland-Chicago-Omaha-Città del Lago Salato), sulla linea Duluth-New Orleans, e Chicago-Kansas City-S. Antonio-Messico, quindi proprio all'incrocio delle grandi arterie dei meridiani e dei paralleli unenti il nord con il sud, l'Atlantico col Pacifico; numerosissime poi le linee d'interesse più regionale, unenti la metropoli con le grandi città del suo retroterra geografico (Chicago-Milwaukee; Chicago-Detroit; Chicago-Cincinnati; Chicago-Memphis; Chicago-Saint Louis, ecc.).
Grandiosa l'attrezzatura bancaria: nell'ottobre del 1929 erano depositati nelle National Banks e nelle State Banks 2.851.331.000 dollari. Le più notevoli sono la Continental Illinois Bank and Trust Company (capitale 75 milioni di dollari); la National Bank of the Republic; la Central Trust Company of Illinois; la First Trust and Savings; la State Bank of Chicago; la Union Trust, ecc.
Nel 1893 la città è stata sede d'una grande esposizione internazionale, cui prese parte anche l'Italia, e nel 1926 del grande Congresso eucaristico, che stata una delle più memorabili rassegne delle forze cattoliche nordamericane.
La città è sede di un consolato italiano (da cui dipendono il viceconsolato di Detroit, le agenzie di Calumet, Des Moines, Indianapolis, Milwaukee, Rockfort, S. Paolo, Springfield) e di una Camera di commercio italiana.
Biblioteche e istituti di cultura. - La più importante biblioteca di Chicago è la Public Library, che occupa un maestoso edifizio in prossimità del Grant Park. Fondata nel 1872, contiene circa 1.500.000 volumi. Una ventina di biblioteche minori e oltre 100 locali di distribuzione dipendono dalla centrale. La Newbery Library, fondata nel 1887 e dedicata alla storia e alla letteratura, contiene circa 470.000 volumi, molti antichi mss. e gran numero di opuscoli. Le sue collezioni più belle sono dedicate alla musica, alla storia delle famiglie e alle materie religiose. La John Crerar Library, dedicata alla letteratura scientifica, contiene circa 600.000 volumi e oltre 350.000 opuscoli.
A queste vanno aggiunte varie biblioteche di istituti culturali e società scientifiche, e quella dell'università. La Chicago Università, fondata nel 1892, grazie alle cospicue donazioni di J. D. Rockefeller, sostituì la precedente università battista, chiusasi nel 1886 per mancanza di mezzi. La facoltà di letteratura, scienze ed arti, quella di medicina (con la Ogden School, dal nome del fondatore W. V. Ogden, e col Rush Medical College), quelle di teologia, di giurisprudenza, di pedagogia, di commercio e amministrazione, ne costituiscono il nucleo fondamentale; vi si aggiungono varî laboratorî, un osservatorio astronomico, un ben attrezzato museo orientale. La biblioteca universitaria contiene circa 700.000 volumi e oltre 250.000 opuscoli, suddivisi fra la centrale e le varie biblioteche speciali. Le pubblicazioni periodiche dell'università di Chicago sono numerose e pregevoli: Journal of Political Economy, The Journal of Religion, American Journal of Sociology, Biblical World, ecc. I corsi universitarî sono organizzati in modo diverso dalle altre università americane: l'anno accademieo è diviso ín quattro periodi di 12 settimane, gli studenti sono ammessi al principio di ogni corso e le frequenze sono calcolate in base ai periodi. I corsi sono distintì in inferiori e superiori e raggruppati per materie. Conta 742 insegnanti e 12.961 studenti.
Oltre alla Chicago University vanno ricordate: la Northwestern University (metodista), a Evanston, con facoltà di arti liberali, medicina, giurisprudenza, ingegneria, odontoiatria, teologia, musica, commercio, giornalismo, educazione, una biblioteca principale di circa 200.000 volumi e varie biblioteche speciali; la Loyola University (cattolica), fondata nel 1870 e comprendente oggi le facoltà di arti e scìenze, giurisprudenza, sociologia, odontoiatria, commercio, e una bibliotrca di circa 90.000 volumi, ha 400 professori e 5000 studenti. In Chicago è pure una sezione distaccata dall'università di Urbana, Illinois; un importante Istituto d'arte, un Istituto di tecnologia (Armour Institute) frequentatissimo. Altre biblioteche d'una certa importanza sono quella della Field Museum of Natural History Society (92.000 volumi) e la Chicago Historical Society Library con 50.000 volumi, ricca di dogumenti, manoscritti, vedute di altissimo interesse storico.
Numeros. ssime le scuole elementari e secondarie. Nel 1841 gl'iscritti nelle scuole pubbliche erano 410 con 5 insegnanti; nel 1900, 255.861 con 5806 insegnanti; nel 1928, 530.074 con 12.763 insegnanti.
Monumenti. - Essendo stata quasi completamente distrutta nel grande incendio del 1871, e, del resto, essendo di fondazione recente, Chicago non possiede vecchi edifici come le città degli stati orientali; ma per il numero dei grattacieli supera tutte le altre città, esclusa New York. I tentativi fatti per accoppiare l'utilità con la bellezza delle linee architettoniche sono stati spesso coronati da successo, come nel Pennsylvania Freight Terminal, disegnato da Mac Lanahan e Bencker, edificio basso e semplice in mattoni con una grande torre, che aggiunge forza all'insieme severo, pieno di nobiltà. La Tribune Tower, disegnata da Hood e Howells, uno dei più bei grattacieli, è chiaramente derivata dalla Tour de Beurre di Rouen, con sviluppi architettonici originali. Interessante è l'interno del Capitol Theatre, di J. Eberson, che ci dà la perfetta illusione di stare in un giardino italiano. Lungo la riva del lago Michigan corre la Michigan Avenue, che per circa un miglio comprende il famoso corso chiamato Lake Front; a un'estremità di questo v'è un imponente peristilio di marmo bianco e all'altra estremità il Field Museum of Natural History, che è in enorme edificio classico costruito in marmo. A metà della strada tra questi due monumenti, s'innalza l'Art Institute, in pietra scura, con la sua ampia scalinata d'ingresso fiancheggiata da leoni di bronzo e le vaste terrazze in stile Rinascimento. Le vie trasversali, che si dirigono verso il lago, hanno vedute attraenti: di bell'effetto è l'estremità dell'East 9th Street, con la statua equestre del generale Logan, di Saint-Gaudens. Altri monumenti degni di nota ornano la città, come il Signal of Peace di Dallin e le due statue di Lincoln, di Saint-Gaudens, l'una nel Lake Front e l'altra nel Lincoln Park. Tra le varie fontane va soprattutto ricordata quella del Tempo, di Lorado Taft. Nel Jakson Park v'è il palazzo delle belle arti, disegnato da Atwood, che fu uno dei più begli edifici dell'esposizione colombiana del 1893. L'Art Institute, che fu eretto in ente morale nel 1879 con lo scopo di fondare e mantenere scuole e collezioni di belle arti, occupa ora sul Lake Front un edificio disegnato da Shepley, Rutan e Coolidge, contenente gallerie, scuole, uffici, un teatro per la sezione drammatica, biblioteche d'arte e d'architettura, nonché una sezione fotografica e di proiezioni. Tra le opere d'arte conservate nell'istituto sono notevoli un bel gruppo di opere dei principali pittori olandesi del sec. XVII, già nella coll. Demidoff; la collezione, importantissima, raccolta in memoria di Henry Field, della scuola di Barbizon, con opere di Diaz, Fortuny, e d'altri; la collezione Potter Palmer, composta principalmente di opere di pittori francesi e americani, tra i quali un notevole gruppo d'impressionisti; la collezione Birch-Bartlett con dipinti di Cézanne, Seurat, Gauguin, ecc. Vi sono pure opere della scuola italiana e di altre scuole. Sale, aggiunte di recente, contengono mobili, stoffe, e collezioni orientali, oltre a belle riproduzioni di architetture e sculture. Tra le collezioni private va ricordata quella di Nartin A. Ryerson, con pitture italiane e fiamminghe.
V. tavv. I a IV.
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