CHIARA da Rimini, beata
Le fonti più antiche della sua biografia sono due leggende, le quali concordano nel dirla di Rimini e nata da Chiarello di Pietro di Zacheo; sono incerti gli anni della nascita e della morte (probabilmente 1262-1338). Le leggende ci narrano che negli anni giovanili fu donna di rara bellezza, ma di costumi corrotti, ebbe due mariti, entrambi premorti a lei, dovette fuggire dalla patria per le competizioni di parte, e si rifugiò a Urbino, iniziando poco dopo la sua penitenza, a 34 anni. Comincia allora una vita tutta di preghiere e umiliazioni: si dedica anche al soccorso dei miseri, e viene eletta badessa delle "Povere Sore" dette da lei di S. Chiara, seguendo, come pare, la regola di S. Benedetto. Pio VI approvò il culto e la festa della beata Chiara, per la diocesi e la città di Rimini, nel 1785. Il corpo di lei, dal monastero di S. Maria degli Angeli, fu poi trasportato nella chiesa di S. Francesco, il tempio Malatestiano.
Bibl.: G. Garampi, Memorie ecclesiastiche appartenenti all'istoria e al culto della B. C. di R., Roma 1755; A. Lanzoni, Compendio della vita della B.C. da R. e Novena ecc., Rimini 1785; L. Tonini, Rimini nella signoria de' Malatesti, I (il sec. XIV), iv, Rimini 1880, pp. 439-442, 484-493.