CHERSON (A. T., 71-72)
Città dell'Ucraina, capoluogo di dipartimento, situata in posizione elevata sulla riva destra del Dnepr, a circa 30 km. dalla sua foce. Il movimento marittimo è abbastanza attivo, poiché a Cherson giungono i convogli che discendono il Dnepr partendo da Kiev, e che trasportano soprattutto cereali. Cherson è anche stazione terminale della linea ferroviaria proveniente da Vernoleninsk. La città ha anche una certa importanza come centro industriale per le fonderie di sego, le fabbriche di sapone, le manifatture di tabacchi e i grandi mulini. Gli scambî commerciali comprendono soprattutto esportazioni di legnami, di lana, di cereali, di bestiame e di cuoi. Nel 1913 la sua popolazione sommava a 99.000 ab.; ora ne conta 75.000, di cui circa 25.000 Ebrei.
Il dipartimento di Cherson ha una superficie di 19.365 kmq. e una popolazione (1926) di 565.800 ab.
Storia. - Al posto del Forte Alessandro, costruito dal maresciallo Minich nella guerra russo-turca degli anni 1736-39, il principe Potemkin costruì un arsenale, intorno al quale crebbe la città chiamata Cherson. Già sotto Caterina II c'erano a Cherson 10.000 abitanti e nel porto si trovavano tre grandi navi con un armamento di 200 cannoni; ma alla fine del sec. XVIII, dopo il trasferimento dell'arsenale a Nikolaev (ora Vernoleninsk) e l'occupazione di Odessa, Cherson divenne un porto di scarsa importanza per il legname e il grano. Nel 1802 fu compresa nel governatorato di Nikolaev. Il taglio di canali attraverso gli estuarî dell'Očakov e del Dnepr, resero Cherson accessibile a bastimenti di grosso tonnellaggio. La città si sviluppò rapidamente; diventata sede di governatore, Cherson alla vigilia della grande guerra europea vide sulle sue banchine fino a 40.000 pud di merci. Cherson fu occupata nel 1918 dai Tedeschi e nel 1919, per pochi mesi, dai Francesi e dai Greci.
Bibl.: "Rossija", Polnoe geografičeskoe opisanie našego otecestva ("La Russia", Descrizione geografica completa della nostra patria) a cura di V. P. Semenov, XIV, Pietroburgo 1910.