Scrittore senegalese di lingua francese (n. Matam 1928). Nato in una famiglia di nobili musulmani di etnia fulbe, frequentò la scuola coranica, quindi la scuola francese. Decisivo per la sua formazione fu il soggiorno a Parigi, dove portò a termine gli studî di diritto e filosofia. Tornato in Senegal nel 1959 per ricoprirvi importanti cariche politiche, ebbe un ruolo di primo piano nella nascita della letteratura africana di lingua francese. Il suo celebre romanzo L'aventure ambiguë (1961; trad. it. 1979), incentrato sul personaggio - in parte autobiografico, in parte desunto dall'epopea orale - di Samba Diallo, analizza, al di fuori di ogni preoccupazione di ordine politico o razziale, la difficile questione dell'acculturazione dell'Africa, lacerata tra i valori dell'Islam e quelli dell'Occidente. Dopo aver assunto funzioni politiche e amministrative, nel 1995 ha pubblicato il suo secondo romanzo, Les gardiens du temple, in cui riprende gli stessi personaggi de L'aventure ambiguë abbracciando il periodo compreso tra l'indipendenza e il 1995. L'attenzione di K. è qui focalizzata sulle problematiche incontrate dall'amministrazione nel periodo postcoloniale. K. è anche autore di saggi politici e filosofici.