WILKES, Charles
Esploratore polare, nato a New York il 13 aprile 1798, morto a Washington nel 1877. Entrato nella marina da guerra americana, egli mostrò brillanti qualità tecniche e doti di comandante tali, che fu posto a capo di una spedizione incaricata di studiare ed esplorare i mari del Sud. Partito da Hampton-Roads nell'agosto del 1838 con 6 navi (Porpoise, Vincennes, Peacock, Sea-Gull, Flying Fish e Relief) e con una schiera di naturalisti, botanici, mineralogisti, ecc., quali J.D. Dana, il Pickering e H.E. Hale, toccò da prima la Terra del Fuoco e si spinse a sud costeggiando la Terra di Graham fino a un promontorio (Hope Cape) posto a 70° S. e 100° O.; ma avendo corso pericolo di essere chiuso fra i ghiacci, ritornò verso N. e visitò alcuni arcipelaghi del Pacifico (Paumotu e Samoa) e giunse a Sidney nell'Australia. Di là nel dicembre 1839 partì in direzione S. e incontrò la Terra Australe sul 160° meridiano E. Chiamò la prima costa incontrata Terra di Peacock, quindi, sempre tenendosi presso la barriera di ghiaccio, navigò verso O. correndo lungo il 65° parallelo. Nella sua navigazione avvistò la costa di varie terre che egli chiamò North- Land, Budd-Land, Knox-Land e giunse fino all'altezza della Terra Regina Maria sul 97° meridiano orientale.
In conseguenza di queste sue scoperte egli credette di poter asserire che le varie terre da lui viste o toccate formavano un vero continente che egli chiamò Terra Australe, alla quale più tardi in suo onore venne dato il nome di Terra di Wilkes.
Ritornando nuovamente verso nord, visitò il gruppo delle isole Figi e delle isole Hawaii ed esplorò poi le coste occidentali degli Stati Uniti e la Baia di San Francisco donde, dopo avere attraversato il Pacifico e fatto scalo alle Filippine e a Borneo, rientrava a New York per la via del Capo di Buona Speranza, compiendo così la circumnavigazione del globo.
Dal 1844 al 1861 attese alla preparazione della grande relazione sua e dei suoi collaboratori, relazione in 28 volumi di cui solo 19 furono pubblicati: egli scrisse direttamente i sei volumi che contengono la narrazione del viaggio e quelli dedicati agli studî di mineralogia e d'idrografia.
Scoppiata la guerra di secessione, il W. vi fu implicato con varia fortuna, finché nel 1867 si ritirò a vita privata e morì a Washington l'8 febbraio 1877.
Le sue scoperte furono per lungo tempo oggetto di vivace discussione e da molte parti si negò fede alle sue affermazioni, anche perché, per quasi sessant'anni, nessun esploratore giunse a toccare le terre avvistate dal navigatore americano; solo al principio del sec. XX la sua veridicità poté essere rivendicata. Una vigorosa difesa dell'opera del Wilkes è stata fatta recentemente da W.H. Hobbs. Le sue principali opere sono: Narrative of the United States exploring expedition around the World, voll. 6, New York 1845; Western America, including California and Oregon, Washington 1849; Voyagp around the World, New York 1849; Theory of the Winds, New York 1856.
Bibl.: W. H. Hobbs, W. Land Rediscovered, in Geogr. Rev., New York 1932, pp. 632-55.