PARNELL, Charles Stewart
Uomo politico irlandese, nato ad Avendale (contea di Wicklow) il 27 giugno 1846, morto a Brighton il 6 ottobre 1891. Studiò in Inghilterra e, dopo essersi trattenuto qualche tempo in America, patria di sua madre, ritornò in Irlanda nel 1871 proprio nel tempo in cui i Feniani caldeggiavano il programma massimo dell'indipendenza irlandese. Frattanto una corrente meno audace combatteva per il governo autonomo dell'isola (Home rule) e per il riscatto della proprietà terriera, che ormai da secoli era il problema centrale dei rapporti tra Irlanda e Inghilterra. Il P. entrò nel parlamento nel 1875, dove inaugurò il sistema dell'ostruzionismo contro le leggi antirlandesi per richiamare, con questo mezzo, l'attenzione del governo inglese sull'Irlanda.
La Land League per la riforma agraria fu fondata verso questo tempo da M. Davitt (1879) e il P. accettò di divenirne capo, quando constatò la resistenza che il segretario inglese per l'Irlanda Lowther poneva a prestare aiuto alle condizioni dei fittaiuoli irlandesi gravati dagli esproprî e dalla carestia degli anni 1876-1879. Tra i mezzi di controffensiva suggeriti dal P. ci fu il boicottaggio, ossia l'isolamento completo fatto attorno alla persona che si rifiutava di aderire ai patti formulati dalla Lega (il primo che ne subì gli effetti fu appunto un tal Boycott, agente di lord Erne). Dopo le elezioni del 1880, in cui fu eletto deputato di Cork, egli fu nominato capo del partito irlandese e per 10 anni combatté con consumata abilità la lotta per il Home Rule.
Nella lotta politica egli ebbe sempre, salvo nell'ultimo momento, alleati i liberali con a capo il Gladstone e avversarî irriducibili i conservatori con Disraeli: e sono memorabili nella storia del parlamento inglese gli episodî da lui suscitati per impedire che fossero votate misure coercitive contro il suo paese (Coercion bill del 1871).
Nella lotta politica contro di lui non mancò neppure la calunnia, come quella delle lettere pubblicate dal Times (opera di un falsario poi confesso) che egli avrebbe scritte per organizzare l'uccisione di uomini politici inglesi in Irlanda, specialmente di lord Cavendish, primo segretario d'Irlanda e di Burke sottosegretario, assassinati in Phoenix Park a Dublino. Ma quello che mise fine alla sua carriera politica fu la condanna (1890) per adulterio con la moglie di O'Shea, il quale domandò il divorzio. Si determinarono due correnti, una che voleva il ritiro almeno temporaneo del P., l'altra che si opponeva al ritiro stesso. Il Gladstone stava per il ritiro e poiché il P. non volle saperne, si determinò una scissione tra gladstoniani e parnellisti, che indebolì la loro forza di fronte al partito conservatore. Ma P. non poté vederne le conseguenze, perché l'anno appresso moriva quasi improvvisamente.
La sua popolarità fu grandissima, paragonabile solo a quella goduta da O'Connell. Per la sua azione l'idea dell'autonomia politica dell'Irlanda fece un progresso enorme in seno al parlamento inglese, nonostante le formidabili opposizioni; perciò egli deve essere considerato uno dei più influenti fattori dell'indipendenza politica dell'Irlanda.