FAVART, Charles-Simon e Marie-Justine
Rappresentano insieme la massima fioritura del vaudeville e della commedia musicale in Francia nel sec. XVIII. Charles-Simon F. nacque a Parigi il 13 novembre 1710 e morì a Belleville, presso Parigi, il 12 marzo 1792; figlio di un pasticciere, esercitò egli pure quell'arte, mentre attendeva a studî classici e ai primi saggi di poesia. Il suo primo lavoro scenico, per un teatro di marionette, fu il Polichinel Comte de Paonfier (1732), parodia della commedia Les Glorieux di Destouches; continuò a scrivere per i teatri delle fiere di Parigi, e riportò un grande successo con la Chercheuse d'esprit (1741). Direttore dell'Opéra-comique nel 1745, sposò una valente attrice, Marie-Justine Duroncerav (nata ad Avignone il 15 giugno 1727, morta a Belleville il 21 aprile 1772), che gli fu compagna e collaboratrice affettuosa; la loro unione fu turbata, fra il 1749 e il 1750, da una passione violenta del Maresciallo di Sassonia: questi aveva chiamato il F. a dirigere il suo teatro in Fiandra, e, innamorato della signora F., che volle resistergli, perseguitò i due coniugi; il F. fuggì in Alsazia, la moglie fu arrestata e sequestrata dal prepotente signore; il quale però morì poco dopo, nel novembre 1750. Di ritorno a Parigi, F. riprese a scrivere per il teatro: il ventennio fra il 1741 e il 1761 comprende la parte più felice dell'opera sua; dotato di uno squisito gusto della scena, abile nell'intreccio della favola, il F. appagò a lungo il pubblico con le sue fantasie leggiere, aggraziate, e in tutto settecentesche. Il suo tema prediletto fu quello del primo amore, idillico e sensuale, di un'ingenuità osservata e vagheggiata dalla malizia. Nell'ultimo periodo, si volse con minor fortuna al genere commovente e sentimentale. Fra le sue numerose produzioni (oltre un centinaio), ricordiamo Le coq de village (1743), Les amours de Bastien et Bastienne (1753), parodia del Devin du village di J.-J. Rousseau, Ninette à la cour (1755), Les trois sultanes (1761), tratta da un racconto del Marmontel, e forse la sua migliore commedia, Annette et Lubin (1762), L'Anglais à Bordeaux (1763), Isabelle et Gertrude (1765), Les Moissonneurs (1768), L'amant déguisé (1769), L'amitié à l'épreuve (1770). Carlo Goldoni, nel suo soggiorno parigino, ebbe in F. un amico e ammiratore sincero.
Opere: Théâtre de F., Parigi 1763-1772, voll. 10; Mémoires et correspondance littéraires dramatiques et anecdotiques, Parigi 1808, voll. 3.
Bibl.: A. Font, Favart, l'Opéra comique et la comédie-vaudeville aux XVIIe et XVIIIe siècles, Parigi 1894; A. Pougin, Madame F., Parigi 1912; G. Menasci, Un amore di Maurizio di Sassonia, in Nuova Antol., 1° maggio 1898; E. Maddalena, Goldoni e F., in Ateneo veneto, XXII (1899).