PEIRCE, Charles (Santiago) Sanders
Pensatore americano, figlio dell'astronomo Benjamin Peirce. Nato a Cambridge (Massachusetts) il 10 settembre 1839, morì a Milford (Pennsylvania) il 19 aprile 1914. Dopo essersi occupato di studî geodetici insegnò filosofia alla Johns Hopkins University (1879-1884), e tenne lezioni alla Harvard University (1864, 1869, 1870) e conferenze al Lowell Institute di Boston (1866, 1892, 1903).
Lo scritto più noto del P. è l'articolo How to make our ideas clear (Come rendere chiare le nostre idee), pubblicato nel Popular Science Monthly del gennaio 1878, dal quale si fa cominciare la storia del pragmatismo americano. Per quanto, infatti, le concezioni pragmatistiche siano state sviluppate soprattutto da W. James, esse sono di fatto già implicite nella gnoseologia del P.: tale corrente speculativa si dovette del resto venire costituendo già tra il 1860 e il 1870, attraverso la discussione orale del P., del James e di altri, membri dello stesso "Metaphysical Club". La differenza principale tra il James e il P. consiste nel fatto che, laddove nel James la traduzione della dottrina della conoscenza sul piano della dottrina della pratica, e quindi la risoluzione della verità in utilità, è più chiara e decisa, nel P. essa mantiene tuttavia un aspetto prevalentemente gnoseologico: non tanto è valutata la teoria in funzione unica del servigio che essa rende alla pratica, quanto è considerata la pratica come mezzo per rendere migliore la teoria stessa. Donde lo stretto nesso del P. da un lato con l'empirismo tradizionale (non esistono verità che non debbano essere sempre controllate e arricchite nella pratica dell'esperienza) e dall'altro col Kant, interpretato soprattutto attraverso le concezioni delle "idee regolative" della ragion pura e del primato della ragion pratica. Tra gli altri scritti del P. il più noto è quello intitolato Studies on Logic (1883).
Ediz.: Collected Papers, Cambridge Mass. 1931 segg.; Chance, Love a Logic, a cura di M. R. Cohen, Londra 1923.
Bibl.: U. Spirito, Il pragmatismo nella filosofia contempor., Firenze 1921; P. Weiss, in Diction. of Amer. biography, XIV (1934), pp. 398-403.