Romanziere irlandese (Dublino 1782 - ivi 1824). Sulle orme di M. G. Lewis e di Ann Radcliffe scrisse romanzi "neri", aggiungendo allo scenario consueto in queste narrazioni una sua nota di terrore più sottile e psicologico, che precorre il soprannaturale di E. A. Poe. Tra le sue opere, di cui si ricordano The fatal revenge or the family of Montorio (1807) e The Milesian chief (1811), il capolavoro è Melmoth the wanderer (1820) di cui O. Wilde si ricordò nel suo romanzo The picture of Dorian Gray. M. scrisse anche alcune tragedie, di cui Bertram (1816) è la migliore.