COCKERELL, Charles Robert
Architetto, nato il 28 aprile 1788 a Londra, morto ivi il 17 settembre 1863. Era figlio di Samuel Pepys C. il vecchio (1754-1827), architetto della London House in St. James's Square. Fu allievo di sir Roberto Smirke e durante i numerosi viaggi (1810-17) scoprì il fregio del tempio di Figalia. Insegnò poi architettura alla Royal Academy e nel 1860 fu presidente del regio istituto degli architetti britannici. Le sue opere più celebri sono l'Istituto Taylor e l'Ashmolean Museum di Oxford (circa 1842-45), l'Istituto di lettere e filosofia a Bristol (1818). Sono anche da ricordare: a Londra il palazzo per gli uffici della società d'assicurazione "sun" contro gl'incendî (1841, più tardi modificato), il prospetto della Banca d'Inghilterra di Soane e le filiali della Banca a Manchester, Bristol e Liverpool. La biblioteca dell'università di Cambridge, le gallerie di quella d'Oxford, il monumento nazionale a Calton Hill di Edimburgo, il compimento della St. George's Hall di H. Elmes, a Liverpool (1854), il Fitzwilliam Museum di Basevi a Cambridge (1845), una chiesa a Hotwells, il collegio di S. David di Lampeter e altri edifici religiosi si debbono a lui. Seguendo la moda, si valse dello stile neo-greco.
Pubblicò i risultati delle sue esplorazioni in un volume supplementare alla Antiquities of Athens di J. Stuart e Revett (Londra I830), in articoli nella Description of Ancient Marbles del Museo britannico (Londra 1830) e nel volume Temple of Jupiter Olympus at Agrigentum (Londra 1830). Ma la sua opera maggiore fu: Temples of Jupiter at Aegina and of Apollo Epicurius at Bassae, near Phigaleia in Arcadia (Londra 1860). Dei suoi studî medievali ricorderemo: Iconography of the West Front of Wells Cathedral (Oxford 1851) e On the Sculptures of Lincoln and Exeter Cathedrals. Il C. pubblicò anche molte tavole di schizzi e di ricostruzioni dal 1819 al 1850, e nel 1843 le sue Conferenze. Il diario (Journal-Travels in southern Europe and the Levant) fu edito postumo dal figlio Samuel Pepys C. nel 1903.
Bibl.: S. Smirke, in R. J. B. A. Transaction (Papers), XIV (1863-64), p. 17 segg.; G. Aitchison, ibid., n. s., VI (1890), p. 255 segg.; I.M. Brydon, ibid., VII (1900), p. 349 segg.; E. Prestwich, ibid., XVIII (1911), p. 669 segg.; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VII, Lipsia 1912.