SCOTT, Charles Prestwich
Giornalista, nato a Bath il 26 ottobre 1846, morto a Manchester il 1o gennaio 1932. Dopo avere studiato nell'università di Oxford, assunse, venticinquenne appena, la direzione del Manchester Guardian, offertagli dal cugino John Edward Taylor, proprietario del grande quotidiano, e la tenne per quasi sessant'anni.
Dapprima lo S. attese a fare del giornale l'espressione di un forte movimento cittadino per il miglioramento sociale e per l'elevazione culturale della vasta popolazione accorsa a Manchester da ogni parte dell'Inghilterra e dall'Irlanda per partecipare alle fortune dell'industria cotoniera.
Dopo il 1880, entrando più vivacemente nella lotta politica, egli appoggiò il movimento gladstoniano per l'autonomia irlandese, ed avversò poi veramente la politica coloniale che portò alla guerra sud-africana, attirando al giornale l'inimicizia degli "imperialisti". Nel 1914 lo S. si dichiarò contrario all'intervento della Gran Bretagna nella Guerra mondiale; ma, una volta avvenuto, ritenne necessario che l'intera energia nazionale fosse consacrata allo sforzo bellico, divenendo anzi uno degli artefici del ministero Lloyd George. Successivamente il Manchester Guardian avversò la politica francese dopo il 1918, e quella mussoliniana dal 1923 in poi. Assai di rado lo S. firmò articoli: la sua influenza si esercitò attraverso la scelta del personale di redazione e le istruzioni ad esso impartite. Di lui fu detto che "cancellò la frontiera tra letteratura e giornalismo", e che "rese interessante al pubblico la rettitudine".