SCHULZ, Charles Monroe
Disegnatore di fumetti statunitense, nato a Minneapolis (Minnesota) il 26 novembre 1922. Finito il liceo (1940) s'iscrisse alla Art Instruction Inc., una scuola di disegno per corrispondenza, in cui dopo la parentesi della guerra, che lo vide in Europa con la 20ª divisione corazzata, divenne professore di tecnica di disegno animato. Dal 1946 al 1948 lavorò nella rivista cattolica Timeless Topix, scrivendo dialoghi per fumetti. Contemporaneamente pubblicava su un giornale di St. Paul, il Pioneer Press, una serie di vignette intitolata Li'l Folks. Nel 1950, dopo che il Saturday Evening Post gli aveva acquistato qualche disegno, vendette all'United Feature Syndacate una ''striscia'' giornaliera che, ribattezzata con il nome di Peanuts (''noccioline''), uscì su sette quotidiani, riscuotendo un immediato grandissimo successo. Nel 1952 le strisce già pubblicate furono raccolte in Peanuts, il primo di oltre 1400 titoli successivamente editi in 26 lingue. Attualmente le strisce di S. sono pubblicate da 2300 giornali in 67 paesi; i Peanuts sono stati protagonisti anche di 4 film, una commedia musicale (rappresentata a Broadway nel 1967), 22 spettacoli sul ghiaccio. Per due volte, nel 1955 e nel 1964, S. ha ricevuto il premio Reuben, il massimo riconoscimento conferito dalla National Cartoonist Society; nel 1978 è stato nominato ''Cartoonist dell'anno'' dal Pavillon International de l'Humor di Montreal e nel 1990, a Parigi, in occasione di una grande mostra organizzata al Louvre per i 40 anni dei Peanuts, è stato insignito dell'onorificenza di Commandeur des Arts et des Lettres de France.
Il successo di S. deriva dal fatto che i Peanuts si prestano a livelli di lettura diversi e sono quindi apprezzati da adulti e ragazzi. I personaggi, un gruppo di bambini − ognuno dei quali è contraddistinto da una marcata peculiarità del carattere: il mite e maldestro Charlie Brown eternamente destinato alla sconfitta, la bisbetica Lucy, il timido Linus incapace di separarsi da una vecchia coperta, ecc. − riflettono nei loro discorsi, nei loro giochi, nelle loro vicende scolastiche le nevrosi, le illusioni, le frustrazioni dell'adulto medio americano. Carattere più apertamente comico e fantastico hanno invece le strisce di cui è protagonista il cane Snoopy, beagle antropomorfo nevrotico e sognatore.
Bibl.: R.L. Short, Gospel according to Peanuts, Richmond 1965; L. Mendelson, Happy birthday, Charlie Brown, New York 1979; C. Schulz, R. Smith Kiliper, Charlie Brown, Snoopy and me, ivi 1981; The graphic art of Charles Schulz, catalogo della mostra, Oakland Museum, Oakland (California) 1985; R. Strobel, Die Peanuts, Verbreitung und ästetische Formen, Heidelberg 1987; K. Riedemann, Comic, Kontext, Kommunikation: die Kontextabhangigkeit der visuellen Elemente im Comic Strip, exemplarisch untersucht an der Gag-Strip-Serie Peanuts, Heidelberg 1988; R.G. Johnson, Good grief: the story of Charles Schulz, New York 1989; Charles M. Schulz: 40 years of life and art, a cura di G. Trimboli, ivi 1990; G. Groth, R. Marschall, Charles M. Schulz. Interview, Seattle 1992 (trad. it., Conversazione con Charles M. Schulz, Montepulciano 1992); Il mondo di Snoopy, catalogo della mostra, a cura di M.C. Bettini e F. Serra, Roma 1992.