MAURRAS, Charles (XXIl, p. 621)
Portavoce riconosciuto della tradizione antitedesca della destra (ancora nel 1937 pubblicò Devant l'Allemagne éternelle), Ch. Maurras, dalle vittorie elettorali della sinistra nel 1932 e 1936, fu indotto ad un avvicinamento sempre più aperto al fascismo mussoliniano, di cui difese con accanimento l'impresa di Etiopia. Imprigionato per pochi mesi per questa violenta campagna, l'8 giugno 1936 fu eletto all'Académie Française. Consigliere autorevole presso il maresciallo Pétain, diede il substrato ideologico alla cosiddetta Révolution Nationale di Vichy, di cui fu - almeno fino al ritorno di Laval al potere (22 aprile 1942) - il propagandista ufficiale. Arrestato a Lione al momento della liberazione, fu condannato il 27 gennaio 1945 alla reclusione perpetua per intelligenza col nemico.
Bibl.: Oltre quella citata sotto Action Française, cfr., da parte collaborazionista, Du Moulin de Labarthète, Le temps des illusions. Souvenirs, Ginevra 1949; da parte anti collaborazionista, R. Aron, De l'armistice à l'insurrection nationale; Parigi 1945. Ma si veda soprattutto Le procès de Ch. Maurras, compte-rendu sténographique, ivi 1946.