LE GOFFIC, Charles
Poeta e scrittore francese, nato il 14 luglio 1863 a Lannion (Bretagna), dove morì il 12 febbraio 1932.
Con l'anima della sua Bretagna egli ha misurato la sua tenue, aggraziata e mesta poesia (Amour Breton, 1889; Le bois dormant, 1900; Le pardon de la reine Anne, 1902; Poésies complètes, 1913), intinta di discreti atteggiamenti romantici e raffinata da una classica sapienza del ritmo. Nei suoi romanzi la terra natale e le sue grandi passioni si esplicano con ampio respiro: Le crucifié de Kéraliès (1892), il dramma della superstizione e del misticismo popolare; Passé l'amour (1895), rifatto in La double confession (1909), vita bretone sotto l'Impero e la Restaurazione; Morgane (1898), di fantasia celtica; venose (1910) e Le pirate de l'île Lern (1913), tristi e avventurosi; fino a L'Abbesse de Guérande (1921) e Madame Ruguellou (1927), che ricordano le grandi costruzioni balzachiane. Tra le pagine di critica e di cronaca del L. G. si distinguono, oltre a uno studio su Racine, pubblicato nel 1912: L'âme bretonne (volumi 4, 1902-1922) e la trilogia dedicata alla grande guerra: Dixmude (1915), Steenstraete (1917), Saint-Georges et Nieuport (1919), con i saggi successivi: Les trois maréchaux (1919), La Marne en feu (1921), Mes entretiens avec Foch (1929).