Leroy, Charles-Georges
Filosofo francese (Parigi 1723 - ivi 1789). Amico di Diderot e d’Holbach, collaborò all’Encyclopédie con articoli di psicolo- gia, scienze naturali, economia (discepolo del fisiocratico F. Quesnay, ne condivideva l’impostazione economica). È noto soprattutto come seguace di Helvétius, in difesa del quale scrisse l’Examen des critiques du livre intitulé: De l’esprit (1760), esposizione sintetica dell’opera di Helvétius e al tempo stesso appassionata rivendicazione della dignità dei philosophes quali promotori e diffusori di quel principio dell’evidenza razionale che deve eliminare il principio di autorità. Sempre per difendere il pensiero di Helvétius, questa volta dalle critiche avanzate da Voltaire, L. pubblicò anonime le Réflexions sur la jalousie (1772). Ma il suo scritto più interessante e originale è costituito dalle Lettres philosophiques sur l’intelligence et la perfectibilité des animaux (1768), dedicate a indagini di psicologia comparata.